Una piazza e’, e dovrebbe essere, un luogo di incontro dei cittadini, un posto dove ritrovarsi, sedersi, parlare, leggere. Il rifacimento delle piazze avvenuto nell’ultimo decennio a Roma non ha tenuto contro di questo obiettivo. Spesso e’ stato il risultato di meditazioni di questo o quell’architetto in vena di definire una piazza bella ma poco usufruibile. Non ci riferiamo alle piazze storiche che hanno una loro peculiarita’ ma a quelle di cui Roma ne e’ piena, anche in periferia. Il rifacimento di piazza S. Silvestro, centralissima (e’ a pochi metri da palazzo Chigi) ma priva di quelle caratteristiche storiche, sta subendo la stessa sorte. Un progetto il cui architetto, si dice, si e’ ispirato a Michelangelo, un disegno pulito ma "senza anima", poco usufruibile. Se proprio ci si vuol riferire al Buonarroti, notiamo che manca l’elemento centrale. Infatti, piazza del Campidoglio ha come punto centrale la statua di Marco Aurelio, li’ non c’e’ nulla, forse occorrerebbe inserire una fontana. La piazza e’ rettangolare perche’ fare una ellisse, oltretutto non in asse con la chiesa? Piazza S. Silvestro e’ una piazza solare, anzi canicolare, dove sarebbe opportuno ricreare le condizioni di vivibilita’ con l’inserimento di piante, di comode panchine, di fontanelle, di zampilli d’acqua. Un’oasi, insomma, al centro di Roma. Si e’ scelta una piazza d’armi. A chi serve non si sa.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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