Sale, mezzi e uomini. Roma si prepara alla prossima "ondata" di neve. Bene, speriamo che funzioni. Nel frattempo, con ordinanza, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, ha disposto la chiusura di scuole e uffici pubblici, l’obbligo della dotazione delle catene a bordo delle macchine e il divieto di circolazione delle moto. In sostanza il piano anti-neve si centra, a nostro modesto parere, su un invito: state a casa. Meno gente circola meglio e’. Il che e’ teoricamente vero, ma la citta’ non si ferma per questo; e’ probabile, come gia’ successo, che uffici privati, negozi e supermercati rimarranno aperti. Dove metteranno i propri figli i dipendenti privati visto che le scuole sono chiuse? Proibire la circolazione di moto e’ certamente un provvedimento che tende a limitare eventuali incidenti (quanti sono stati quelli del 3 e 4 febbraio scorso?), ma Roma si muove in modo considerevole con le moto (700mila circa). Sono previsti 30 cm di neve ed e’ probabile che tale quantita’ si concentri in determinate aree. Non sarebbe stato il caso, invece, di puntare a garantire l’agibilità della città? Piu’ mezzi pubblici, estensione dell’orario della metropolitana, distribuzione capillare di uomini e mezzi nelle aree critiche. Una nevicata non e’ poi un terremoto! Garantire la normalita’ in situazioni particolari dovrebbe essere il compito di chi governa.
Altrimenti, anche i giochi Olimpici dovrebbero essere considerati "eventi eccezionali" tali da non essere programmabili nella Capitale d’Italia.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc*
*Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
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