Barbara Nasso ha raccontato a Radio Cusano Campus l’esperienza di cui è stata protagonista: “Facevo la bidella in una scuola dell’infanzia, a Roma. A febbraio 2013 ho denunciato una maestra per maltrattamenti verso i bambini. Da quel momento ho iniziato a subire delle ritorsioni, che mi hanno portato dopo un certo periodo di tempo a perdere il posto di lavoro”.
Nasso racconta di avere visto “una maestra schiaffeggiare il volto di un bambino disabile. L’ho vista altre volte prendere a schiaffi in bocca dei bambini. Oppure dire ai bambini più grandi di picchiare i più piccoli affinché smettessero di piangere”.
Non è finita qui: “Insegnava anche ai bambini la legge del taglione. Se due litigavano perché uno aveva subito un colpo, lei invitava l’altro a vendicarsi e a fare altrettanto”.
Di fronte a tutto questo, Barbara prima ha parlato con la maestra, poi l’ha denunciata. “A distanza di un mese, lei è stata denunciata anche da un’altra maestra. Nel periodo successivo alla mia denuncia, hanno iniziato a sottopormi a delle ritorsioni. Volevano mandarmi via per tutelarmi, a loro dire. Io non ho mai preso lettere di contestazioni, non ho mai avuto problemi prima di quel momento. Eppure dalla mia denuncia sono scaturiti quattro mesi di indagine che hanno portato all’arresto della maestra e della coordinatrice scolastica. E il 31 ottobre un giudice le ha condannate”.
Adesso però Barbara vuole tornare a lavorare: “Rivoglio il mio lavoro. Sono stata sbattuta fuori ingiustamente”.