Da qualche tempo si erano diffuse sulle mura degli stabili di viale Marconi e via Oderisi da Gubbio a Roma pubblicità ammiccanti che reclamizzavano possibili momenti di relax, con chiare allusioni sessuali, effettuate da sedicenti studentesse. Gli agenti della polizia di Stato hanno effettuato una serie di verifiche sui numeri di telefono affissi e, fingendosi interessati alle offerte, hanno contattato le donne che hanno messo a conoscenza gli utenti della vera natura delle loro prestazioni.
I poliziotti del Commissariato San Paolo si sono appostati nelle vicinanze dell’indirizzo indicato dall’interlocutrice al telefono, scoprendo, dopo qualche minuto di osservazione, un andirivieni di uomini nello stabile. Gli agenti sono quindi entrati in un piccolo locale, situato al piano terra di uno stabile di una traversa di viale Marconi dove due donne, in abiti succinti, sono andate loro incontro affermando di essere studentesse e di esercitare la prostituzione per pagarsi gli studi. Una terza ragazza, invece, è stata sorpresa in un’altra stanza intenta a rispondere alle telefonate dei potenziali clienti.
Gli agenti hanno accertato che l’appartamento in questione era stato preso in affitto da un uomo, legato sentimentalmente ad una delle tre prostitute. Si tratta di un italiano di 30 anni, convocato negli uffici del Commissariato, che ha dichiarato di essere a conoscenza dell’attività della propria fidanzata e delle altre due donne, nonché di essere l’intestatario del contratto di affitto, regolarmente pagato con i soldi ricavati dalla prostituzione. Le tre ragazze hanno riferito di aver perso il lavoro e che da circa un anno si prostituivano perchè molto più redditizio. Tutta la vicenda è stata posta all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, e l’appartamento sottoposto a sequestro.
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