Dopo 41 giorni di chiusura dovuta all’emergenza sanitaria, il Parco archeologico del Colosseo riapre finalmente le sue porte al pubblico. Davanti all’ingresso non ci sono ancora le lunghissime file che l’Anfiteatro ci ha abituato a vedere per anni, ma all’interno sono diversi i turisti, anche stranieri, che hanno approfittato di questa prima mattinata di riapertura.
Alle 10.30 il Parco ha inaugurato la sua terza riapertura, dopo quelle della scorsa primavera alla fine del primo lockdown e quella di febbraio 2021, quando il Parco ha riaperto con tanto di concerto organizzato sul palco dell’arena.
Questa volta, forse un po’ per scaramanzia, nessun evento accompagna il ritorno alla citta’ e al mondo del monumento piu’ famoso d’Italia, ma tutti qui auspicano che sia la volta definitiva.
“È un segnale di speranza. Siamo felicissimi di riaprire dopo 41 giorni di chiusura e speriamo che sia la volta buona”, ha commentato il direttore del Parco, Alfonsina Russo, intervistata dall’agenzia Dire.
“In tutto questo tempo di chiusura abbiamo svolto tutta una serie di attivita’ proprio per riaprire al meglio il Colosseo e il Parco archeologico – ha aggiunto – All’inizio di questa giornata ho visto tanti bambini, e mi ha fatto molto piacere, e anche delle persone anziane, quindi spero che questa apertura possa invogliare innanzitutto i romani a venire a visitare il Parco archeologico del Colosseo perche’ e’ davvero un momento propizio, perche’ effettivamente ci sono pochi turisti, anche se oggi vedo anche degli stranieri. Questo fa ben sperare anche per una ripresa dell’economia del turismo, e’ un piccolo indizio, ma e’ un segno di ottimismo che dobbiamo infondere a tutti”.
Novita’ importante decisa dal Governo e riservata alle zone gialle del Paese, questa volta i musei potranno restare aperti, su prenotazione, anche nei weekend. “Saremo aperti sette giorni su sette – cosi’ ancora Russo – dalle 10.30 alle 19.15, e siamo molto felici che il fine settimana il Parco possa restare aperto, perche’ il weekend, soprattutto per i residenti, c’e’ la possibilita’ di poter visitare con piu’ calma l’area archeologica”.