Alessandra Mussolini, capolista di Forza Italia a Roma per Marchini sindaco, è intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus. In merito alle amministrative a Roma: “Ci sono stati atteggiamenti confusi – ha affermato Mussolini -. Bertolaso ha detto frasi un po’ sconnesse, quindi molte persone non lo hanno capito. Alla fine io tentavo sempre di poter unire il centrodestra, perché noi tutti insieme potevamo vincere al primo turno”.
“La scelta di Berlusconi di appoggiare Marchini può andare anche al di là dei confini del Comune di Roma. Una mossa che ha sparigliato, anche la sinistra non se l’aspettava questa mossa. Salvini vuole fare il leader? Deve avere pazienza. Se si sta insieme si fanno delle scelte comuni, altrimenti è meglio che vada da solo”.
“Marchini ha una storia di sinistra? Era il discorso che faceva la Meloni per mettere un veto su Marchini. Perché ha messo il veto su Marchini e non su Parisi a Milano? Una concessione a Marchini su una cosa di sinistra? Posso concedergli di svoltare a sinistra quando guida. Non lo vedo di sinistra, lo vedo regolare. Come dice Berlusconi, i nostri candidati sono uomini del fare. Quando Marchini ha visto che poteva vincere con l’appoggio di un partito, ci ha pensato. Ha delle idee, una piattaforma programmatica, con innovatori sociali. In un momento in cui è finito il Pdl perché qualcuno si è sfilato, come la Meloni che ha creato quel partitino, quella cosa lì…”.
“Marchini l’avevo già incontrato tempo fa durante alcune trasmissioni televisive e poi ci messaggiamo tanto. Lui vede le interviste, mi dice quello che pensa. Ci diamo del tu. Dobbiamo combattere contro un candidato che ha mille volti e nessuno, come Giachetti, sembra uno che passa di lì per caso. Ha fatto i manifesti in cui guarda in alto, ma le buche stanno in basso. La Raggi vuole costruire una funivia e le piacciono gli spinelli come a Giachetti. E’ una bella coppia, forse ha sbagliato schieramento”.
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