Ci ha provato, ma non ci è riuscito. Da apprezzare la sua buona volontà, ma c’è anche da capirlo. Una volta abituato a stare con le donne più belle del mondo, e magari con 2, 3, 4 di loro insieme, tornare alla "normalità" non deve essere facile. E così Rocco Siffredi, lo "stallone italiano", il re del porno made in Italy, torna ai film hard. Ha preso questa decisione perchè senza fare il porno attore non poteva più vivere: era troppo depresso, come confessa egli stesso in una intervista senza censure a Max (dal 4 ottobre in edicola), non ce la faceva proprio più a stare lontano dal set (e da tutto ciò che sul set di un film porno si può trovare, naturalmente).
Rocco – che è fra i protagonisti di ‘Matrimonio a Parigi’, al fianco di Massimo Boldi, film che uscirà fra pochi giorni nelle sale -, nel 2004 ha abbandonato la vita del pornodivo dietro richiesta di sua moglie. Si è sforzato, ci ha messo il massimo, ma non è bastato. Anzi, è tornato più "focoso" di prima: ha dovuto recuperare il tempo perso, pare, e il desiderio represso, visto che nell’ultimo hanno ha partecipato a ben 40 film hard.
Il nome di Rocco Siffredi è conosciuto a livello internazionale, e nel mondo dell’hard lui è un mito per molti: alcune delle scene dei suoi film sono ormai "cult". Gli amanti del settore lo sanno bene. Ma lui ha ancora molto da dare, e non smette di sorprendere: "Sono un challenger, mi piace far quello che nessuno crede possibile, ad esempio sesso con donne grassissime, brutte o anziane". Senza vergogna. "Sessualmente – confessa – sono un razzista, posso andare anche con le nere e le asiatiche, ma solo per lavoro".
"Sul set non mi risparmio, do il massimo. La prova più dura? Farmene tre, dai 67 ai 73 anni, e ho fatto far loro cose pazzesche, certe lesbicate!". E ancora: "Ho girato scene assurde, appeso a un elicottero, a 10° sotto zero. Perche’ il porno non e’ come il cinema, nessuno ti scalda il pavimento per farti sentire a tuo agio".
Rocco commenta la pornografia oggi: cos’è cambiato rispetto al passato, magari a 20 o 30 anni fa? "Oggi la gente si sente sessualmente libera di fare quel che vuole, la perversione sta toccando livelli che neppure io avrei immaginato". E questo è davvero tutto dire… "Un rapporto sessuale classico, visto oggi, ci sembra sexy come Edwige Fenech che mostrava una tetta vent’anni fa".
La vera rivoluzione? Sono le ragazze, "a 18 anni sono già delle bombe", e poi "guardano film porno quasi quanto gli uomini".
Ma la vita del "sex addicted" – tradotto letteralmente: drogato del sesso – non è facile: "Certe posizioni creano degli scompensi pazzeschi all’anca e quindi alla colonna vertebrale. Ho i legamenti del ginocchio trapiantati, e poi vari pezzi di sintesi nella schiena, alla clavicola, alle spalle, al polso. Tutto per metterti a favore di telecamera. In piu’ mi e’ partito l’occhio destro, vedevo tre donne al posto di una. Ho fatto un trapianto di cornea da cadavere". Ci mancava pure questo.
Meno male che c’è lo sport, per distrarsi: "Quando voglio calmarmi corro o vado in moto, che e’ la mia seconda passione dopo le donne. Soprattutto cross, perche’ amo il fango. Ma mi piacciono anche kite, wakeboard, tutti gli sport estremi". Pensate, "per tenere la testa impegnata" Rocco si è pure messo "a fare modellismo". Nonostante questo, in testa il pornostar italianissimo ha solo una cosa: avete indovinato, no?
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