Rocco Siffredi è pronto a tagliarsi un pezzettino del proprio importante strumento di lavoro se i parlamentari si abbassano lo stipendio per davvero. “Se i deputati si abbassano realmente lo stipendio, un pezzettino me lo taglio…”, ha dichiarato Siffredi intervistato dalla agenzia Dire. Da pornostar a produttore, da star italiana a star internazionale del settore. Siffredi a la politica.
“Sono molto liberale, mi sento vicino all’idea del grande Marco Pannella”, spiega Siffredi. E confessa: “Mi sarebbe piaciuto candidarmi con lui, anche se non ho mai votato”. E la politica di oggi? Dominata da Matteo Renzi, il presidente del consiglio piu’ giovane, e dal fenomeno del M5s, il partito di Grillo. Sul set come se la caverebbero? “Renzi lo vedo come un attore francese, di quelli piu’ burloni – sottolinea Siffredi – Secondo me ha buone possibilita’ di farcela. Di Battista, invece, fa parte della nuova generazione. Sarebbe molto confuso, lo vedo molto confuso, sul set non so se ce la fa”.
Anche Salvini e’ tra i politici emergenti. Siffredi ripesca per il segretario della Lega lo slogan del Carroccio lanciato da Umberto Bossi: “Dicevano ‘ce l’abbiamo duro’. Pero’ io vorrei vederlo Salvini davanti alla telecamera…”.
Sui costi della politica: “Come si fa a chiedere a un deputato di abbassarsi lo stipendio, sarebbe come chiedere a Rocco di evirarsi…”. L’interessato, a sorpresa, rilancia. “Se trovo un buon chirurgo posso anche tagliarmelo un pezzettino. Se loro si abbassano tutti gli stipendi per davvero, un pezzettino a me non cambia molto…”.
Rocco Siffredi e il nudo. Fino ad oggi e’ stato un nudo ‘fisico’, un nudo che tantissimi, un numero (forse) infinito di fan ha imparato a conoscere. Fino ad oggi. E sta proprio qui la novita’. Perche’ per la prima volta Rocco Antonio Tano, meglio noto come Rocco Siffredi, ha scelto di mettersi a nudo ma sotto un altro aspetto, ha scelto di mettere a nudo le proprie fragilita’, i propri dubbi, le proprie paure, di mostrarsi con le lacrime agli occhi, di svelare cose che mai avrebbe pensato di dire e che forse mai nessuno avrebbe mai pensato di sentire. E ha scelto di farlo attraverso un docufilm, ‘Rocco’, diretto dai francesi Thierry Demaizière e Alban Teurlai, nelle sale fino al 3 novembre.
“Se mi fossi messo a nudo solo a livello ‘autocelebrativo’ non sarebbe interessato a nessuno vedere il film – spiega – Credo che avevo bisogno di una terapia personale”.
Nel film Rocco racconta, si racconta e non si nasconde: dal rapporto con la mamma a quello con la religione, passando per quello con le attrici dei suoi film. E tanto altro ancora. Del resto la sua ‘terapia’ in questo e’ consistita, raccontare “chi e’ veramente Rocco” perche’ ai fan “dovevo qualcosa”.
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