di Donatella Di Nitto, LaPresse
Giorgia Meloni non si fida e chiede trasparenza a Matteo Salvini. “Noi non potremmo trovarci in una coalizione con Di Maio. Leggo di retroscena su possibili alleanze Lega-M5S a cui non credo e aspetto che Matteo chiarisca definitivamente che non ci saranno mai più alleanze con i Cinquestelle, perché errare è umano, ma perseverare in questo caso sarebbe incredibile”, il messaggio spedito al capo del Carroccio.
I due alleati di centrodestra quasi si sfiorano nell’anteprima del Festival del lavoro 2020 a Roma e quando la leader di Fdi legge le dichiarazioni del Capitano, nasce spontanea la richiesta di un atto di fedeltà alla coalizione. Il segretario della Lega, infatti, su future alleanze, lascia alla libera interpretazione le sue parole: “Mai con il Pd e mai con il Cinquestelle, alleato del Partito democratico”.
Non è di fatto un “mai con i 5Stelle” quello che, invece, Meloni chiede e ha sempre rivendicato per il centrodestra.
I rapporti tra Meloni e Salvini non sono idilliaci, il Capitano negli ultimi tempi sembra molto più vicino a Silvio Berlusconi con cui, riferiscono fonti azzurre, tiene viva la trattativa sui prossimi candidati.
La coalizione, è evidente, rischia di arrivare in ritardo soprattutto in Calabria, dove il prossimo appuntamento elettorale coincide con l’Emilia Romagna, il 26 gennaio.
Durante i ‘sette’ minuti di colloquio a palazzo Grazioli, giovedì scorso, Salvini avrebbe messo il veto anche su Roberto Occhiuto, che poteva essere una candidatura di servizio, visto che il fratello Mario (prima scelta di Fi) è stato rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta per il fallimento della società ‘Ofin’, di cui è stato amministratore.
La Lega vorrebbe un civico per l’appuntamento calabrese, che al momento non c’è. Sul territorio si parla di Caterina Chiaravalloti, magistrato, presidente del Tribunale di Latina, in passato di Castrovillari e figlia di Giuseppe, ex presidente della Regione Calabria dal 2000 al 2005. Nome spendibile, certo, e gradito alla Lega.
Meloni però alza l’asticella. Oltre al contingente, vorrebbe chiudere il dossier candidature anche sui nomi delle regionali di primavera per Puglia, Marche e Toscana, quest’ultima ambita proprio da Fdi. “Confido che si scelgano i candidati del centrodestra alle regionali il prima possibile, che si ufficializzino tutti insieme, magari vedendoci già la prossima settimana, in ogni caso il prima possibile” ha rimarcato.
Appuntamento a stretto giro di posta per un vertice a tre. Condizioni di salute permettendo di Berlusconi.
Il Cav infatti ha avuto un piccolo incidente a Zagabria, dove si trovava per il congresso del Ppe. Immediate le indiscrezioni di stampa su una rottura del femore, con volo d’urgenza che lo avrebbe riportato a Milano per una operazione. Secca la smentita dello staff che conferma solo “una banale contusione” e “nessun osso rotto”.
Berlusconi è stato comunque ricoverato in via precauzionale alla clinica Madonnina e dovrebbe essere dimesso entro sabato mattina. E i suoi più stretti collaboratori, portando i saluti dell’ex premier, chiudono la vicenda citando il matematico Edward Lorenz, famoso per la teoria del caos: “A volte un battito di ali di una farfalla in Cina provoca un uragano in Texas”.