Con la scissione di Matteo Renzi dal Partito Democratico abbiamo un nuovo “pentapartito” a sostegno del governo presieduto da Giuseppe Conte.
Siamo tornati alla prima Repubblica, alle pratiche dei governi sostenuti da maggioranze non nate da elezioni. Siamo tornati agli accordi di palazzo che fanno nascere maggioranze non in sintonia con i voleri ed i bisogni del popolo. E questo rischia di creare una forte contrapposizione tra politica e popolo; può essere pericoloso.
La nostra democrazia è di fatto sospesa. Non si va a votare e si vuole fare una legge elettorale di tipo proporzionale. Infatti, la prima cosa che questa maggioranza giallo-rossa vuole fare è mettere mano alla legge elettorale e riformarla in senso proporzionale. Se una cosa del genere fosse attuata non ci sarebbero vincitori alle elezioni e le coalizioni di governo continuerebbero a farsi e a disfarsi in Parlamento.
In una vera democrazia, il rapporto tra cittadini e politica deve essere diverso. Una nazione veramente democratica vede la massima sintonia tra politica ed elettorato. Questo ci deve fare riflettere parecchio.