Tira una brutta aria per il Ministro degli Interni, la riforma delle Autonomie Regionali voluta assolutamente nei modi e nei tempi dai due principali autori della stessa, Zaia e Fontana, stanno riportando la Lega alla Lega Nord; sì, perché da quella riforma stanno riemergendo affermazioni che sicuramente porteranno gli elettori del Centro-Sud a riflettere su un eventuale ritorno alle urne ed ad un eventuale voto che sicuramente non sarà più destinato al partito del Ministro degli Interni, soprattutto se continueranno ad emergere le parole di quella Lega, più Nord che Lega, che parlava male dei terroni, degli insegnanti delle scuole “nordisti” e dei programmi di studio indipendentisti.
Quindi, le domande nascono spontanee: davvero la spinta regionalista voluta da Zaia e Fontana è realmente solo il volere una regionalizzazione dei poteri? O incominciano dopo il Russiagate le prime picconate all’interno del partito per moderare e comandare il Matteo nazionale che sta prendendo troppi consensi personali?
Chiudiamo sperando che il mal di pancia del partito della Lega Nazionale non porti la stessa a ritornare ad essere il partitino di provincia che Bossi aveva pensato, fatto di slogan contro il Sud del paese e che gridava Roma Ladrona; ci auguriamo invece che il Leader del partito si decida finalmente di andare al voto anticipato e si ritorni ad una coalizione che veda un’amicizia ed una vicinanza di visione di tutta la Destra Italiana, e che finalmente riporti il nostro Paese in vetta tra le grandi potenze del mondo.
Giuseppe Cossari – Presidente Associazione D.N.A (Destra Nazionale in Australia)
Paolo Buralli Manfredi – Segretario Associazione D.N.A (Destra Nazionale in Australia)