Gianfranco Vissani, maestro della cucina italiana e fondatore di “Casa Vissani”, il ristorante umbro sulle sponde del lago di Corbara, ora gestito dal figlio Luca, parla con l’ANSA di vaccini, green pass e ristorazione.
“Comprendo l’importanza di vaccinarsi e del green pass, ma con queste misure si finisce per penalizzarci ancora di piu’. Va a finire che perdiamo anche i pochi clienti rimasti”, spiega Vissani, che poi aggiunge: “Erano sufficienti le misure adottate fino a questo momento, si entra al ristorante con la mascherina, la si toglie per mangiare e si mantengono le distanze”.
“Introdurre il green pass, in locali come il mio che non stanno nelle grandi citta’ o nelle localita’ di mare, significa penalizzarli in maniera imbarazzante”, sottolinea ancora Vissani, secondo il quale “vengono prese queste misure senza rendersi conto di come si sono ridotte le nostre attivita’. Servirebbe un ‘anno bianco’, invece le tasse arrivano tutti i mesi”.
Vissani non si spiega “come, in questa situazione, sia stato possibile vedere in Inghilterra tutte quelle persone ammassate come sardine alla finale sia di Wimbledon che degli Europei a Wembley”. “Poi – conclude lo chef – chiedono a noi ulteriori sacrifici, è inaccettabile” .