Ho personalmente seguito questa vicenda sin dal primo messaggio che Alex Anfuso mi ha inviato su Facebook. Mi sono attivato immediatamente per capire meglio questa storia, durata per molti anni. Alla fine lo strano caso di Alex Anfuso si è risolto in maniera positiva.
Grazie a ItaliaChiamaItalia e alle Iene di Italia Uno abbiamo seguito la vicenda passo dopo passo. La settimana scorsa la Iena Luigi Pelazza si è recato al Cairo dove nella nostra sede diplomatica ha preso un campione del Dna di Alex; stessa cosa ha fatto con la zia a Roma. I risultati del test sono arrivati e possiamo dire con certezza che il ragazzo è Alex Anfuso, quel bimbo che fu rapito nel lontano 1987 a Roma.
Dopo l’esame del Dna fatto da Le Iene, nei giorni scorsi sia Alex che la zia hanno effettuato il test ufficiale presso la sede del’OIM (Organizzazione Internazionale per le emigrazioni) del Cairo: i risultati ufficiali si attendono per la settimana prossima. Siamo certi che confermeranno il test da noi fatto, senza alcun dubbio, e quindi siamo felici, come del resto lo è Alex e la famiglia che lo attende a Roma.
ECCO IL SERVIZIO DELLE IENE, GUARDA IL VIDEO
Consentitemi di dire che trovo assurdo il caso di Alex. Tutto si è sbloccato nel momento in cui ItaliaChiamaItalia, Le iene e il sottoscritto si sono attivati, una cosa che poteva essere fatta semplicemente sette anni fa senza l’ausilio dei media e soprattutto senza che nessuno si approfittasse di una vicenda nella quale qualcuno ha anche pensato di guadagnare qualche soldo senza però risolvere niente. A volte basta semplicemente un poco di umanità e noi italiani nel mondo dovremmo conoscere bene questa parola, visto che in Italia entrano irregolarmente migliaia di persone, che scappano da guerre e fame, e siamo pronti ad ospitarli e spendere per loro milioni di euro. Questo ragazzo non voleva entrare in Italia da clandestino ma da italiano quale in effetti è. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo senza spendere milioni di euro e impiegando pochi minuti della nostra vita.
Aspettiamo il risultato ufficiale del test del Dna, ma possiamo dire ad Alex Anfuso nostro concittadino all’estero che presto ritornerà a casa. Gli avevo fatto questa promessa e l’ho mantenuta. ItaliaChiamaItalia continuerà a seguire questa storia fino a che Alex non lo vedremo all’aeroporto di Roma: quel giorno sarà per lui come rinascere e iniziare una nuova vita.
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