Tre ori, Paltrinieri nei 1500 di nuoto, Rossetti nel tiro a volo e Campriani che conquista la sua seconda medaglia d’oro nella gara di carabina 50 metri tre posizioni delle Olimpiadi di Rio 2016. Campriani aveva vinto l’oro anche a Londra nel 2012. Per Campriani è il secondo oro a Rio 2016 dopo quello nella carabina 10 metri. È la settima medaglia d’oro per gli azzurri. Ma la sorpresa finale arriva dalla Cagnotto, alla sua ultima olimpiade, con la conquista del bronzo. Il tiratore della Fiamme Gialle vince la gara con il punteggio di 458.8, record olimpico davanti al russo Sergey Kamensky, argento, con 458.5. Decisivo per Campriani, che all’ultimo tiro ha messo a segno un 9.2, il pessimo 8.3 del russo, che gli regala il secondo oro in questi Giochi. Medaglia di bronzo al francese Alexis Raynaud con 448.4.
L’Italia del nuoto torna a esultare. Sedici anni dopo Sydney, quattro olimpiadi fa, Gregorio Paltrinieri riporta la piscina azzurra sul tetto dei Giochi: oro nei 1500 stile libero a Rio per il 22enne fondista di Carpi che mette a segno un’impresa, resa ancora più grande dal bronzo del suo amico di allenamenti e fatica. Gregorio è diventato GregOro. Gregorio Paltrinieri è entrato ieri nella leggenda dello sport italiano scrivendo una delle imprese piu’ belle di sempre.
Ed eccoci a Gabriele Rossetti, ha vinto all’ultimo piattello la medaglia d’oro del tiro a volo specialità skeet alle Olimpiadi di Rio 2016: ha battuto nella finale a due lo svedese Marcus Svensson 16-15, determinante l’errore dell’avversario sull’ultimo dei suoi sedici piattelli. Nelle qualificazioni, Rossetti aveva battuto due francesi allenati dal padre, e il suo e’ il settimo oro dell’Italia ai Giochi. “Alleno gli avversari di Gabriele, ma il mio cuore batte sempre per lui”. Bruno Rossetti, bronzo dello skeet a Barcellona ’92, allena ora due tiratori francesi che si sono incrociati con il figlio Gabriele, nella qualificazione. “L’oro vinto oggi da Gabriele – ha detto il padre, presente alla finale vinta dal figlio – è una specie di rivincita dal mio terzo posto olimpico: ero primo e scivolai al terzo posto all’ultimo piattello. E lui oggi e’ diventato oro proprio all’ultimo piattello…”. Per finire il bronzo alla Cagnotto. Se lo è meritato.
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