Continua il caos passaporti a Londra. Anzi, peggiora. Rinnovare un documento di viaggio al Consolato generale d’Italia è ormai un’impresa. Linee telefoniche che non funzionano, email che non ricevono alcuna risposta, sistemi di prenotazione online ingolfati. Tra i connazionali residenti in terra inglese si respira un clima da si salvi chi può. C’è anche chi ha perso la pazienza e si è rivolto a un avvocato per poter essere ascoltato dalla sede consolare e così ricevere quei servizi che gli spettano di diritto, quale cittadino italiano nel mondo.
La situazione a dir poco scandalosa che riguarda il Consolato è arrivata anche in Parlamento: “È vergognoso che i nostri connazionali debbano affrontare mille ostacoli per poter rinnovare il proprio documento di viaggio”, ha denunciato alcune settimane fa l’On. Andrea Cecconi, deputato della federazione dei Verdi. Intanto, secondo quanto apprende ItaliaChiamaItalia, è in dirittura d’arrivo una interrogazione parlamentare del MAIE.
Sul caso passaporti a Londra sono intervenuti più volte alcuni eletti all’estero. Comunicati stampa, dichiarazioni, sollecitazioni. Cosa è cambiato? Nulla.
Cecconi ha poi concluso così: “Sarà in grado il governo Draghi di dare le giuste risposte agli italiani di Londra e a quelli del resto del mondo?”. Bella domanda. Noi in realtà non ne siamo così sicuri, a giudicare dal buongiorno.
Chissà se il Console Generale d’Italia a Londra, Marco Villani, sa quanto sia bassa la valutazione che i connazionali danno nei confronti del Consolato che egli stesso guida. Nel caso, gli basterebbe andare a leggere sul web i commenti degli italiani residenti in UK.
La valutazione degli utenti online non arriva a 2 (1,8) su un punteggio massimo di 5. E a leggere le recensioni c’è da spaventarsi.
“Nel 2021 si organizzano viaggi su Marte e noi Italiani non riusciamo a prendere un appuntamento al consolato di Londra, roba da quarto mondo”, osserva Maurizio Di Stefano. Tieta Samadi: “Sono 3 giorni che sto chiamando, dalle 9 del mattino, resto in linea fino a fine orario del consolato. Nessuna risposta! Ma è possibile? Anche in caso di estrema urgenza (è il mio caso) non c’è modo di contattarli. Una roba assurda”.
Elisa De Paoli racconta di “persone incompetenti, svogliate, spesso maleducate”, mentre Marco Moscatiello sottolinea: “Il sito per le prenotazioni online non permette neanche di cambiare la data di una prenotazione, tantomeno di cancellarla. E per prenotare il rinnovo di una carta d’identità devo aspettare oltre un mese. Imbarazzante e assurdo”.
Non è finita qui. Francesco Visin spiega che alle ultime Politiche “sono riusciti a mandarmi il certificato elettorale tre ore prima della chiusura dei seggi dell’ultimo giorno di elezioni”. E ancora: “L’unico modo per rifare un documento è tornare in Italia, perché è impossibile riuscire a prenotare un appuntamento”.
Vanessa Fidanza: “Patetico! Se potessi non darei nemmeno una stella. Servizio completamente inutile. Gli italiani sono totalmente abbandonati a se stessi. Nonostante le continue lamentele degli italiani, il Consolato non fa nulla per migliorare il suo servizio. Ogni volta che mi sta per scadere il passaporto mi viene l’angoscia per il rinnovo… Fortuna che è solo ogni 10 anni”.
Concetta Ragno sul gruppo Facebook degli italiani a Londra, a chi le chiede consigli su come rinnovare il passaporto, risponde così: “Rientra in Italia per il rinnovo, io ho rinnovato il mio passaporto in Italia, dopo avere provato a prendere appuntamento al Consolato di Londra. Dopo più di un mese, ci ho rinunciato“.
Insomma, ci siamo capiti. Di recensioni del genere, tutte molto negative, se ne contano a centinaia, se non migliaia. Certo, ci sono anche connazionali che sostengono di avere ricevuto un servizio rapido ed efficiente, ma sono mosche bianche. Siamo altresì sicuri che tanti tra coloro che lavorano in Consolato lo fanno al massimo delle loro capacità, mettendoci tutto l’impegno possibile. Ma purtroppo la realtà che emerge dalle testimonianze dei connazionali – e anche dalle chiacchierate che pure noi di ItaliaChiamaItalia abbiamo fatto in questo ultimo periodo con tanti italiani residenti a Londra – è che il Consolato Generale fa acqua da tutte le parti. Non serve a nulla, poi, diffondere dati sull’operatività della sede – come ha fatto il Console Villani – se nella realtà dei fatti il servizio è gravemente insufficiente e se la percezione dei connazionali – che però è molto più di una percezione – è quella di avere a che fare con un Consolato del quarto mondo.
Che fare? Fino a quando continuerà questa situazione? Che intenzioni ha il governo italiano? E il ministero degli Esteri, proverà almeno a richiamare Villani e a fargli capire che così non si può andare avanti? E ancora: quando diavolo apre il Consolato d’Italia a Manchester? Si sono trovati i fondi nello scorso governo, è stata individuata la nuova sede. Che cosa sta aspettando il Console? Alla prossima puntata.