Il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, l’ha promesso: i decreti che ridisegneranno il settore delle energie rinnovabili, con un taglio degli incentivi, arriveranno la prossima settimana.
I tecnici di via Molise, insieme a quelli dei Ministeri dell’Ambiente e delle Politiche agricole, stanno lavorando per trovare un difficile accordo che tenga insieme la necessita’ di far scendere il peso degli incentivi in bolletta, dopo gli aumenti record dell’energia elettrica che scattano da oggi (+5,8%) e a partire dal primo maggio (intorno al 4%), e l’esigenza delle imprese di avere un quadro chiaro per programmare gli investimenti. Ma, come dimostrano i ‘paletti’ messi oggi dal numero uno dell’Ambiente, Corrado Clini, la quadra non e’ facile da trovare.
I decreti dovrebbero essere due: uno attuativo per le fonti diverse dal fotovoltaico (che e’ in ritardo di oltre sei mesi) e un Quinto conto energia per il solare. La scure dei tagli, la cui entita’ pero’ e’ ancora da definire, dovrebbe colpire in particolare proprio il fotovoltaico, ‘responsabile’ di quasi il 60% dei 10,5 miliardi di incentivi che, nel 2012, si scaricheranno sulle bollette. La limitazione dell’ammontare non sarebbe, tuttavia, l’unico strumento messo in campo: tra le indiscrezioni che circolano c’e’ anche quella di restringere il campo degli aventi diritto, per esempio ai soli impianti per cosi’ dire ‘invisibili’, perche’ inglobati negli edifici. Ma anche, come ha spiegato giorni fa lo stesso Clini, di favorire gli impianti di piccole dimensioni per l’autoconsumo domestico e industriale, favorendo l’integrazione del solare con l’efficienza energetica e sostenendo l’innovazione tecnologica, nonche’ gli interventi nelle zone industriali dismesse.
Discussione su questo articolo