Una prova inaspettata di grande onestà intellettuale, questa volta. Almeno, così la consideriamo noi. Di cosa stiamo parlando?
L’On. Fucsia Nissoli, deputata di Forza Italia eletta nel Nord e Centro America e residente negli Stati Uniti, all’opposizione dell’attuale governo Conte, in un articolo pubblicato da La Voce di New York affronta il tema della rete consolare e dei rimpatri dei connazionali rimasti bloccati oltre confine in piena pandemia.
L’azzurra, in pratica, su entrambi i punti rivolge i propri complimenti al ministero degli Esteri e a tutto il corpo diplomatico per il lavoro svolto.
Dimostra di apprezzare, inoltre, anche l’impegno del Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo, fondatore e presidente del MAIE – Movimento Associativo Italiani all’Estero: per Nissoli è “più che soddisfacente” la risposta fornita dall’esponente del governo sul tema dei 27 consolati onorari soppressi nei mesi scorsi, che erano di fatto consolati onorari fantasma, esistenti solo sulla carta.
“Responsabilità e correttezza: la Farnesina fa bene ad eliminare i consolati inattivi”: questo il titolo dell’articolo firmato da Nissoli, che scrive: “Il Ministero degli Esteri non vuole chiudere i consolati onorari all’estero, ha solo fatto ordine”. E ancora: “Inattendibili anche le notizie su italiani bloccati negli USA”.
Sugli ormai famosi 27 consolati onorari, “vorrei precisare che sono stati cancellati dagli ‘elenchi’ i Consolati onorari che risultavano inattivi da tempo, tra i quali nella mia Ripartizione, la sede dell’Agenzia consolare onoraria in Cincinnati e vice Consolato onorario in Nashville, negli Stati Uniti, unitamente all’Agenzia consolare onoraria in Mazatlan, l’Agenzia consolare onoraria in Tijuana, il vice Consolato onorario in Acapulco, in Messico e per finire a Cuba, l’Agenzia consolare onoraria in Varadero”.
Nissoli ritiene che la Farnesina “abbia agito correttamente nello svolgere un censimento teso a fare chiarezza sulle strutture sulle quali si poteva realmente contare. Del resto, senza chiarezza, sarebbe stato impossibile valutare ogni singola realtà per comprendere se e quando sarebbe stato utile attivare una nuova rappresentanza diplomatica”.
“Il Ministero degli Esteri – assicura la deputata eletta all’estero – non ha nessuna intenzione di chiudere i consolati onorari”.
Continua Nissoli: “Il Governo, peraltro, attraverso il sottosegretario Ricardo Merlo, ha dato una risposta a mio avviso più che soddisfacente spiegando che c’è stato un aggiornamento dell’elenco delle strutture consolari onorarie, ancora in funzione, facendo chiarezza sulle sedi realmente operative e quelle ormai obsolete senza incidere, di fatto, sull’efficienza della rete consolare onoraria. Anzi, tale revisione è il presupposto per fare il punto sulle reali necessità del territorio ed eventualmente individuare nuove ed adeguate sedi consolari onorarie”.
E veniamo al tema dei connazionali bloccati oltre confine: “Mi sono subito attivata ed ho contattato la nostra rete diplomatico-consolare in Nord e Centro America, e più specificatamente, ho voluto contattare tutti i Consoli e Ambasciatori della mia Ripartizione, che mi hanno prontamente assicurato che, da tempo, avevano provveduto a fornire l’adeguata assistenza ai nostri connazionali per le operazioni di rimpatrio e, solo in qualche caso, stanno lavorando per ultimare le procedure di rientro degli ultimi gruppi ancora all’estero per le più svariate ragioni, invitandomi, se venissi a conoscenza di particolari situazioni a contattarli al fine di poter fornire la loro assistenza”.
“Non mi rimane – si legge ancora nel pezzo firmato da Fucsia Nissoli – che congratularmi con tutta la rete diplomatico-consolare italiana nella ripartizione del Nord e Centro America per le risposte costanti ed efficienti che vengono date agli italiani in questo momento difficile. Siamo tutti stanchi, quali cittadini, della contrapposizione partitica strumentale”.
Interessante la riflessione finale dell’onorevole forzista: “Vogliamo azioni e fatti concreti ed il nostro obiettivo, quali rappresentanti eletti del popolo, è ottenerli, senza ‘guardare la casacca’ ma l’interesse dei cittadini dentro e fuori i confini nazionali”. Parole sagge, che questa volta a ItaliaChiamaItalia sono molto piaciute.