Claudio Zin, senatore del MAIE, il Movimento Associativo Italiani all’Estero fondato e presieduto da Ricardo Merlo, la scorsa settimana ha annunciato gli emendamenti del MAIE alla Riforma costituzionale del Governo Renzi che vuole trasformare il Senato della Repubblica in una “camera delle autonomie”.
Il Senatore Zin, Vicepresidente del Gruppo per le Autonomie al Senato, spiega: "In linea con la logica della riforma, che rimette ai consigli regionali la nomina dei senatori, l’emendamento di cui sono primo firmatario è finalizzato a conferire al CGIE, al pari di questi ultimi, il compito di nominare quattro senatori eletti all’estero, uno per ripartizione estera, con votazione a maggioranza qualificata".
"Sono quasi 5 milioni gli italiani all’estero con diritto di voto, una popolazione equivalente al numero di abitanti del Lazio. Una vera e propria regione quella estera, ricca di opportunità e senza costi alcuni per l’Italia! A questa regione, come a quelle italiane, spettano diritto di voto – conclude Zin – e una rappresentanza parlamentare".
Di seguito il testo dell’emendamento:
S 1429-A
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte seconda della Costituzione.
Emendamento
Articolo 2
Al comma 1, nel novellato articolo 57 della Costituzione, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) il primo capoverso è sostituito dal seguente: “Il Senato della Repubblica è composto da novantacinque senatori rappresentativi della istituzioni territoriali, da cinque senatori che possano essere nominati dal Presidente della Repubblica e da quattro senatori eletti dal Consiglio generale degli Italiani all’estero (Cgie)”;
b) al sesto capoverso è aggiunto, in fine, il seguente periodo: “Il Cgie elegge i quattro senatori, uno per ripartizione estera, a maggioranza qualificata”.
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