"Abolire la democrazia non mi sembra una grande riforma". Cosi’ Giorgia Meloni, segretario di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, al termine del saluto che l’onorevole ha portato agli agenti della Polfer della stazione di Santa Maria Novella, a Firenze, a proposito dell’ultima ipotesi di riforma del Senato a cui sta lavorando il Governo.
"Renzi – prosegue Meloni – su questo si sta incartando. Siamo partiti con una riforma elettorale che ci ha restituito le liste bloccate, esattamente il motivo per cui chiamavamo la passata legge elettorale una porcata. Poi- continua- siamo passati alla finta abolizione delle province, per approdare alla finta abolizione del Senato, che in realta’ si risolve in un mantenimento del Senato con l’abolizione del diritto di scegliersi i senatori. Comprimere sempre di piu’ il diritto di scelta da parte degli italiani per un partito che si chiama ‘democratico’ mi fa francamente sorridere".
"Adesso – dice Meloni commentando il nuovo punto di intesa a cui sta lavorando l’esecutivo – siamo arrivati al Senato a geometria variabile, che e’ un modo di Renzi per scaricare sulle Regioni la sua incapacita’ di mettere insieme il suo partito". "Obiettivamente- sottolinea il segretario di Fdi- la proposta Chiti e’ piu’ credibile e piu’ seria di quella Renzi. Ma siccome il premier non ha l’umilta’ di dire che c’e’ qualcuno che ha fatto una proposta migliore della sua, rimanda il problema alle Regioni, costruendo un Senato nel quale, secondo lui, ci sarebbe una parte di senatori eletti dagli italiani e una parte nominati, il che e’ incredibile".
Quindi, per FdI-An la proposta Chiti e’ condivisibile? "Per noi e’ una buona base su cui partire, sicuramente migliore di quella Renzi che per noi e’ invotabile, come sono invotabili tutte le riforme finte che in realta’ vogliono togliere agli italiani solo il diritto di scelta. Noi siamo democratici veramente".
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