"Il tavolo delle riforme va tenuto insieme. Nessuno lo faccia saltare. I dissidenti Dem non si possono sfilare". Lo afferma il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in una intervista a La Repubblica. E sottolinea: "Abbiamo discusso e votato più volte in direzione e nei gruppi", "miglioramenti se ne faranno, ma a patto che ci sia condivisione", "però il limite deve essere chiaro: l’impianto delle riforme non va stravolto, perché quell’impianto va nell’interesse del Paese", "i cambiamenti vanno apportati con l’accordo delle forze della maggioranza e con Forza Italia, ovvero tutti i contraenti del patto del Nazareno".
Alfredo D’Attorre dell’Area riformista del Pd risponde, dalle pagine de L’Unità, a quanti dicono che sia la minoranza del partito a bloccare le riforme: "Non si costruisce il grande partito della Nazione con il monoconterrentismo: è il pluralismo delle idee che serve in un grande partito come il nostro". D’Attorre aggiunge: "Non credo che si andrà allo scontro perché sono sicuro che Renzi si renderà conto che non si può trovarsi contemporaneamente con un Senato non eletto e una Camera di nominati".
Sulle possibili alleanze sottolinea: "Il M5S può dare una spinta utile a trovare meccanismi in grado di garantire un rapporto tra eletti ed elettori", "non possiamo accettare che siano Verdini e Berlusconi a dettare la linea, a decidere per le liste bloccate. Area Riformista vuole dare un contributo costruttivo senza frenare le riforme come qualcuno ha detto".
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