“L’Italia ha bisogno di riforme. Su questo non ci piove. Bisogna fare in fretta e bene, e anche su questo punto sembrano essere tutti d’accordo. Sembrano: perchè in realtà se i maggiori partiti italiani litigano al loro interno come bambini capricciosi e discutono su temi così importanti a colpi di hashtag e slogan, non si può ben sperare. Gli italiani, compresi i connazionali che ci seguono dall’estero, sono sempre più confusi e rammaricati nel vedere come i propri rappresentanti politici non riescano a cavare un ragno dal buco di fronte alle decisioni urgenti da prendere per salvare il Paese dalla crisi economica e istituzionale”. Così Ricky Filosa, coordinatore del MAIE in Centro America.
“Invece di cercare di smussare gli angoli e arrivare a un’intesa – continua l’esponente del Movimento Associativo Italiani all’Estero – i partiti si incartano ciascuno nel proprio egoismo e nel proprio tornaconto, lasciando il Paese allo sbando. Altro che uscita dal tunnel!”.
“Un governo degno di tale nome – sottolinea il coordinatore del MAIE in America Centrale – non può vivere di speranza e di parole, ma deve essere in grado di portare a termine gli obiettivi che si è preposto. Dal presidente del Consiglio Matteo Renzi finora, invece, solo molto fumo, tanti annunci, ma – come ha fatto capire persino l’Europa – fatti zero”.
“Il MAIE – assicura Ricky Filosa – non resterà a guardare mentre una politica autoreferenziale perde il contatto con la realtà e si allontana dai cittadini. Ogni volta che ne avremo l’occasione ci faremo sentire in Parlamento, come del resto abbiamo sempre fatto, per sollecitare il governo a non perdere altro tempo prezioso. Allo stesso tempo, ci prepariamo a dire la nostra – quando sarà il momento – sulle riforme che riguardano gli italiani nel mondo, come quella per esempio del voto all’estero. Esiste già una proposta di legge targata MAIE in Parlamento: quando questo governo deciderà finalmente di occuparsi come si deve anche di italiani residenti all’estero – conclude Filosa – il Movimento Associativo sarà in prima linea per difendere gli interessi dei nostri connazionali oltre confine e l’Italia nel mondo”.
Discussione su questo articolo