“E’ stato presentato oggi ufficialmente in una conferenza stampa alla Camera il Comitato "Moderati e centristi per il sì", un progetto a sostegno del sì al referendum per le riforme costituzionali portate avanti del Governo attraverso il via libera popolare, di cui sono, tra gli altri, promotore ed in riferimento al quale è stata mia priorità definire una forma attiva di partecipazione anche dei connazionali all’estero prevedendo che possano essere parte dell’Assemblea del Comitato in qualità di promotori del quesito referendario i "cittadini e/o associazioni e/o enti privati italiani, anche residenti e/o operativi all’estero, che abbiano presentato richiesta di adesione" con l’obiettivo di includere tutti i cittadini italiani, motivati dalle medesime istanze, senza alcun vincolo afferente il luogo di residenza”. Così in una nota Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare eletto nella ripartizione estera Europa.
“Il Comitato nato ufficialmente oggi – spiega ancora Di Biagio – ha come obiettivo quello di adeguare a contestualizzare nella fase pre-referendaria il lavoro svolto in aula a sostegno delle riforme costituzionali in Parlamento, per aprire il confronto nella società civile ed accogliere le riflessioni e le istanze che da questa emergono e che finora sembrano essere state totalmente ignorate".
"Ritengo importante segnalare che il comitato non intende collocarsi nell’agone politico né rappresentare una sua emanazione anche in ragione del fatto che ai comitati referendari si aderisce a titolo personale – spiega – pertanto la partecipazione è aperta a coloro che, a prescindere dall’appartenenza politica, si collocano nella prospettiva della evoluzione riformatrice del Paese contrastando il populismo improduttivo e i sostenitori dell’invariabilità dello status quo istituzionale che già tanti danni hanno arrecato al Paese".
"Mi rivolgo pertanto ai cittadini e alle realtà associative operanti all’estero che condividono le medesime nostre istanze – conclude – perché in questo comitato abbiamo bisogno delle idee di tutti perché consideriamo il momento storico attuale come determinante per il futuro istituzionale del Paese e non possiamo permetterci di restare inerti a guardare. Verrà definito nei prossimi giorni un coordinamento estero del comitato che consenta di intercettare la volontà dei profili interessati consentendo un corretto e proficuo interfaccio con le strutture nazionali. A breve verranno comunicate le modalità di adesione e partecipazione".
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