"Minacciare elezioni se non passano le riforme è da Tafazzi". Inizia così l’intervista rilasciata da Alfredo D’Attorre, dissidente del Pd, a Repubblica. "A Renzi non l’ho sentito dire personalmente – nota – Però esponenti vicino a Renzi come Roberto Giachetti, che è vicepresidente della Camera, e Matteo Orfini, presidente del partito, hanno agitato lo spauracchio. Ma – prosegue D’Attorre – la minaccia delle elezioni anticipate non spaventa nessuno, anche un bambino sa riconoscere una pistola ad acqua…".
In più, andare alle urne con il proporzionale puro venuto fuori dal Consultellum danneggerebbe gli stessi democratici, secondo D’Attorre, che vede traballare anche la leadership del segretario. "A destabilizzare la leadership di Renzi sono coloro che minacciano elezioni anticipate, Perché trasmettono un’idea di insicurezza e di instabilità. Immaginiamo – prosegue – quale sarebbe lo scenario nel caso di elezioni anticipate in autunno: non avremmo la legge di stabilità, il Paese andrebbe in esercizio provvisorio, ci troveremmo con la Troika che commissaria l’Italia e senza gli 80 euro in busta paga nel 2015".
Discussione su questo articolo