Pierferdinando Casini, intervenendo al convegno sul tema "Non c’e’ Sicurezza senza Giustizia", organizzato dal partito alla Sala Certosini della Basilica di Santa Maria degli Angeli, ha detto che temi come sicurezza e giustizia “sono legati all’economia e alla crisi”. Il leader dell’Udc sottolinea che proprio per questo “il Terzo Polo chiede responsabilità e dice sì a riforme condivise anche su giustizia e sicurezza entro la fine di questa legislatura: sarebbe un esempio di maturità della politica. Sì a posizioni ragionevoli per far vedere che il Paese non e’ prigioniero del passato".
Per il leader centrista il tema della corruzione è "un’emergenza" per il Paese "come l’uso barbaro delle intercettazioni telefoniche e come quello della responsabilità dei magistrati”. "Credo che su questi temi – ha osservato – nessuno può tirare la coperta da una parte ma bisogna affrontare congiuntamente tutte queste questioni".
"Anche per i temi che stiamo trattando, come la riforma dell’art. 18 e il mercato del lavoro, non possiamo consentirci di tornare all’eternità dei tempi del passato, perché i mercati penserebbero che non c’è la necessaria determinazione". Qualcuno crede "che il peggio sia passato e che il più è stato fatto. Ma questo è un errore gravissimo". In borsa le "fibrillazioni" si manifestano di nuovo, segno che ancora c’è tanto da mettere in ordine.
Commentando con i giornalisti l’accordo di massima raggiunto sulla legge elettorale, Casini ha spiegato che anche all’interno del suo partito “ci sono diversità di vedute, visto che si vorrebbero le preferenze. Ma quando si fanno accordi con gli altri servono compromessi. Se ognuno vuole far prevalere la sua idea, non si arriva a niente".
E il governo Monti? Regge? “Solidamente, solidamente”, ha risposto il leader Udc.
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