Nonostante sia evocato da giorni sembra allontanarsi, almeno per il momento, un incontro tra il premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. E’ quanto si vocifera nei corridoi di Palazzo Madama e lo dimostra il fatto che in commissione Affari costituzionali per questa settimana sara’ tutto fermo con una sola seduta di illustrazione degli emendamenti giovedi’.
Il tentativo dei relatori Anna Finocchiaro (Pd) e Roberto Calderoli (Lega) di trovare un accordo su un loro pacchetto di emendamenti, almeno per quanto riguarda Titolo V e funzioni del Senato, per ora lascia ‘fredda’ Forza Italia che preferisce non commentare anche in attesa della conferenza stampa di mercoledì di Silvio Berlusconi che lancera’ la sua proposta di referendum per l’elezione diretta del presidente della Repubblica.
Che non ci sia aria di incontro ai vertici per questa settimana, lo lascia intendere anche una frase del sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti, a margine della seduta della commissione Affari costituzionali. Parlando del nodo ancora irrisolto della composizione del nuovo Senato, l’esponente del governo spiega: "Ci sono ancora cose da approfondire che verranno sciolte dai leader dei partiti se, come e quando si vedranno…". Una frase sibillina a cui poi segue uno stop a Fi sull’ipotesi di inserire l’argomento presidenzialismo gia’ nel ddl Boschi-Renzi. Augusto Minzolini infatti ricorda di aver gia’ depositato un emendamento sulla materia e insistera’ per farlo mettere ai voti.
Qualcuno parla di ‘fuochi di artificio’ per coprire il caos che regna in Fi sulla questione riforme. Pizzetti avverte: "Prima bisogna vedere se quegli emendamenti superano il vaglio dell’ammissibilita’… Rischiare ora sul presidenzialismo e’ un intendimento quasi ostruzionistico non di costruzione visto che si era deciso di tenere fuori" dal ddl sulle riforme "la forma di governo. Lo dice uno – continua Pizzetti – che e’ un presidenzialista convinto, ma messa cosi’ non capisco dove si voglia andare a parare…".
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