“Non e’ mia abitudine intimidire i miei interlocutori. Ma come presidente dell’Assemblea nazionale del Pd, credo di dover presidiare sul rispetto delle decisioni assunte dagli organi che presiedo. E nella direzione di venerdi’ scorso abbiamo detto no a qualunque forma di baratto della Costituzione e all’ipotesi di semipresidenzialismo avanzata dal Pdl”. Lo dice la presidente dell’assemblea del Pd Rosy Bindi che ritorna sulla polemica contro i senatori democratici sulle riforme. “Nessuno – aggiunge – deve sentirsi offeso: in questo Parlamento siamo tutti percepiti come nominati, grazie a una pessima legge che ha contribuito ad allargare la distanza tra cittadini e istituzioni e a gettare discredito sulla politica. Una legge elettorale che va cambiata, come il Pd intende fare. Questa e’ la nostra priorita’ per riconquistare la credibilita’ necessaria ad affrontare le sfide del Paese. E per cambiare la legge elettorale non serve pasticciare con la Costituzione, anche ricorrendo a una legge costituzione per introdurre un referendum d’indirizzo. Personalmente poi, e non ne ho mai fatto mistero, resto convinta che sia migliore una Repubblica parlamentare e sono contraria a una svolta presidenzialista”.
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