La Camera dei Deputati ha detto sì alla riforma costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari. Il provvedimento non è stato cambiato in nulla, dunque si potrà solo approvare o respingere in blocco nelle ultime due letture di Palazzo Madama e Montecitorio.
Il testo della riforma prevede anche la riduzione del numero dei parlamentari eletti all’estero, che passano da 18 a 12. Ma il Movimento Associativo Italiani all’Estero ha votato contro tale misura.
Mario Borghese, vicepresidente del MAIE, sottolinea: “In Aula il MAIE ha votato contro tutti quegli emendamenti contrari all’interesse degli italiani all’estero” e aggiunge: “Continuiamo ad essere coerenti, fino in fondo: noi non daremo mai la nostra approvazione a misure che penalizzano i nostri connazionali oltre confine”.
“Ci batteremo, inoltre, affinchè nella riforma del voto all’estero venga inserita l’obbligatorietà dell’iscrizione all’AIRE da almeno cinque anni per coloro che si volessero candidare. In questo modo cercheremo di correggere un’altra stortura voluta dal Pd, che con il cosiddetto emendamento Fiano (parlamentare del Partito Democratico appunto, ndr) ha stravolto l’anima della legge che regola il voto degli italiani nel mondo. Un emendamento ridicolo, quello targato Pd, a cui cercheremo di porre rimedio”, assicura l’On. Borghese in conclusione.