Maria Cristina Messa, ministro dell’Università e della Ricerca, in occasione della Giornata della ricerca italiana nel mondo che ricorre il 15 aprile, ha affermato: “L’Italia crede fermamente, oggi più che mai, nel valore della ricerca scientifica come strumento imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale del Paese. I grandi risultati scientifici ottenuti dall’Italia manifestano con chiara evidenza il pregio dei nostri ricercatori”.
“Se vogliamo consegnare alle prossime generazioni un futuro all’altezza delle loro aspettative – ha aggiunto -, dobbiamo promuovere e supportare con decisione e senza esitazioni la ricerca scientifica perché deve essere chiaro che questi investimenti sono una garanzia per il futuro”.
“La fase che stiamo vivendo è molto delicata – sottolinea Messa – nei prossimi mesi sarà necessaria un’azione coordinata per procedere alla reale implementazione di quanto teorizzato nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr. Le risorse che sono disponibili restituiranno una nuova linfa al sistema della ricerca italiana e aiuteranno così il nostro Paese nella transizione verso un futuro sostenibile”.
Il ministro ha poi auspicato: “consolidare i risultati raggiunti ed essere in grado di affrontare meglio le sfide di domani risulta assai prezioso per un Paese che aspira a una posizione di rilievo nella comunità scientifica internazionale. Non è un caso che l’Italia superi la media europea per la quota di pubblicazioni scientifiche che rappresentano il 10% delle pubblicazioni più citate al mondo. In questo contesto, i programmi di mobilità e scambio internazionale che garantiscono la crescita umana e professionale del ricercatore e favoriscono la disseminazione culturale, costituiscono uno strumento insostituibile per un approccio di successo alla ricerca e allo stesso tempo rappresentano un potente fattore di dialogo anche in situazioni di crisi”.