"Science and technology landscape in a changing world – Enhancing US collaboration with Eu and its member states": questo il titolo della conferenza, alla cui organizzazione ha partecipato l’ambasciata italiana a Washington, che a margine dell’evento ha anche promosso un incontro presso la George Mason University per illustrare le opportunita’ offerte dai bandi a favore dei ricercatori italiani biomedici negli Stati Uniti, nell’ambito del settimo programma quadro dell’Ue nel settore della ricerca (7Fp).
All’iniziativa hanno partecipato 30 scienziati italiani e diverse controparti Usa, gia’ associate a progetti di ricerca congiunti del programma bilaterale coordinato dall’Istituto superiore di sanita’ (Iss). Alla conclusione dei lavori, è emerso con chiarezza che si aprono nuove opportunita’ negli Stati Uniti e in ambito Ue per i ricercatori biomedici italiani.
La rete diplomatica tricolore sostiene con forza i ricercatori italiani nel mondo. E il fatto che gli Usa guardino all’eccellenza italiana – sia nell’ambito aziendale sia in quello della ricerca in tutti i settori – sempre con maggiore interesse, incoraggia le nostre ambasciate a continuare verso questa direzione, con iniziative come quella che si è svolta a Washington; rete diplomatica italiana sempre più decisa a sostenere la ricerca italiana con numerose iniziative, l’ultima delle quali e’ stata la settima Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo, che si e’ svolta a Houston.
Sono sempre più i nostri connazionali che lavorano negli Stati Uniti con eccellenti risultati. L’esempio di Cristiana Rastellini, biomedica, selezionata tra le "piu’ potenti mamme d’America", è assai significativo. Ambasciate e consolati italiani sono molto attenti a tutti i livelli a questa evoluzione, impegnati ad accompagnare le imprese che si apprestano a effettuare investimenti o a consolidare partnership gia’ esistenti in coordinamento con gli altri esponenti del Sistema Paese.
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