“I fondi per il rafforzamento della rete consolare italiana all’estero sono stati assegnati nel bilancio annuale, ma quando Merlo è uscito dalla Farnesina, coloro che l’hanno sostituito non hanno saputo mantenere le promesse”. Parole pronunciate dall’On. Eugenio Sangregorio, fondatore e presidente dell’USEI, intervistato da L’Eco d’Italia. Con queste dichiarazioni Sangregorio cambia un po’ opinione rispetto al lavoro svolto al governo dall’allora Sottosegretario agli Esteri Sen. Ricardo Merlo.
Il nuovo rinvio del concorso per l’assunzione di 375 dipendenti al Ministero degli Esteri destinati a rafforzare la rete consolare ha scatenato la reazione dei rappresentanti degli italiani all’estero e, soprattutto, ha reso possibile un avvicinamento politico tra l’USEI ed il MAIE.
I fondi per le nuove assunzioni erano stati previsti dalla legge di stabilità del 2019 e del 2020 quando alla Farnesina c’era proprio il Sen. Merlo, mentre l’USEI faceva parte dell’opposizione all’allora governo Conte Bis.
“Soldi ottenuti nel 2019 e personale in arrivo – forse – nel 2022, tre anni dopo”, si lamentava l’On. Mario Borghese dopo la comunicazione del Ministero sul rinvio del concorso da giugno a settembre.
“Condivido la collera di Borghese”, ha sottolineato il Presidente dell’USEI, che ha poi riconosciuto la gestione di Merlo a capo della Sottosegreteria: “I fondi per il rafforzamento della rete consolare italiana all’estero sono stati assegnati nel bilancio annuale, ma quando Merlo è uscito dalla Farnesina, coloro che l’hanno sostituito non hanno saputo mantenere le promesse e l’argomento è stato rimpiazzato”.
La vicenda del mancato concorso per dotare i consolati di più personale, secondo Sangregorio, si deve ad una mancanza di visione politica dei dirigenti politici italiani. “Dobbiamo far capire ai politici che noi italiani all’estero siamo una risorsa per l’Italia. In Argentina siamo più di 20 milioni i discendenti di italiani, quindi il governo ha bisogno di noi”, argomenta l’onorevole.
“Di questi argomenti parlo spesso con Merlo, – ha detto Sangregorio – perché, al di là delle differenze politiche e di pensarla diversamente sotto molti aspetti, a fronte di queste iniziative dobbiamo essere uniti, lottare insieme per raggiungere gli obiettivi”, ed ha anche confessato che, negli ultimi incontri con Merlo alla Farnesina, erano “d’accordo di sostenere leggi che favoriscano gli italiani all’estero”.