Andrea Di Giuseppe, deputato Fdi eletto nella ripartizione estera Nord e Centro America, ha scoperto e denunciato alla guardia di Finanza uno scandalo di proporzioni gigantesche per favorire l’immigrazione illegale in Italia, attraverso un commercio internazionale di permessi di soggiorno di lavoro (o di turismo) per immigrati, grazie a decine di funzionari corrotti e infedeli delle ambasciate e dei consolati italiani in Asia e Africa e in Sud America, secondo quanto spiega lo stesso parlamentare: “Almeno dieci le sedi diplomatiche coinvolte”, dichiara.
Ora Di Giuseppe è stato avvicinato e minacciato per aver messo in crisi un modello di business gestito dalla criminalità organizzata, dalla ‘ndrangheta, in particolare. Tanto che si sta valutando di metterlo sotto scorta. Sulla vicenda indaga la Guardia di Finanza.
A quanto ammonta il compenso illegale percepito da questi funzionari italiani, che si sarebbero fatti corrompere, per rilasciare i permessi? “15.000 euro per i permessi di lavoro, 6.000 euro per i permessi turistici”, risponde Di Giuseppe intervistato dal Secolo d’Italia.
Quanto è esteso questo fenomeno corruttivo? “So, per certo, che ci sono almeno 10 fra ambasciate e consolati coinvolti. Ma si replica in tutte le parti del mondo dove ci sono i poveri disgraziati che non hanno la possibilità, per una questione di distanza, di arrivare fisicamente in Italia con la barca, come quelli che vediamo ogni giorno alla televisione. Questi funzionari corrotti sono i nuovi scafisti”.
Quindi questi immigrati illegali arrivano tranquillamente in Italia con l’aereo dopo aver pagato una tangente da 15.000 euro a funzionari italiani corrotti in ambasciate e consolati?
“Sono le nostre ambasciate, i nostri funzionari. E questo è particolarmente grave perché ci sono, viceversa, tanti funzionari nelle nostre ambasciate e nei nostri consolati nel mondo che sono dei gran lavoratori, veri servitori dello Stato. E questi funzionari corrotti, invece, infangano il nostro Paese. Senza considerare poi lo sfruttamento infame di questi poveracci”.
Sul tema interviene, tra gli altri, l’On. Federica Onori, deputata M5S eletta nella ripartizione estera Europa: “Da tempo noi del M5S seguiamo con attenzione quel che accade all’estero, anche in relazione ai nostri connazionali oltreconfine e a tutto ciò che li riguarda, incluse dinamiche illecite perpetrate a loro detrimento”, ora “anche i più recenti avvenimenti testimoniano quanto sia opportuno tenere i riflettori puntati su questo ambito”
Onori esprime “solidarietà nei confronti del collega Andrea Di Giuseppe, recentemente minacciato proprio in relazione al ‘sistema’ per l’immigrazione illegale” e aggiunge: “Quando accadono certi episodi all’estero è davvero un grande dolore: a causa di alcune mele marce, infatti, si va a sporcare l’immagine del nostro Paese nel suo complesso e agli occhi del mondo. Per questo il M5S è da sempre in prima linea nella lotta contro la corruzione e il malaffare”.
“Mi auguro che la Magistratura possa chiarire ogni risvolto di questo imbarazzante e desolante scenario – conclude la pentastellata – al fine di poter prendere provvedimenti”.