Battuto il governo di Mario Monti nell’Aula della Camera dei Deputati, su un emendamento alla Legge Comunitaria che introduce la responsabilità civile dei giudici. La norma, a firma del deputato leghista Gianluca Pini, è stata approvata nonostante il parere negativo della commissione e del Governo con 264 voti favorevoli, 211 contrari e 1 astenuto. Il voto è stato segreto.
Secondo il firmatario dell’emendamento, il leghista Gianluca Pini, si tratta di "un esercizio di civiltà". "L’Italia – ha detto in Aula, prima del voto – è uno dei pochissimi stati occidentali che non permette ad un cittadino che ha subito un danno da parte della magistratura di ricorrere contro questi signori. Non è una questione punitiva ma un esercizio di civiltà".
Intanto dopo il voto di Montecitorio i magistrati sono in rivolta. Le toghe sono pronte allo sciopero: è già iniziato il tam tam virtuale, attraverso mailing list indirizzate ai giudici. La sintesi dei messaggi? Mobilitiamoci subito contro la norma sulla responsabilità civile dei giudici, dobbiamo essere pronti a mettere in campo anche uno "sciopero immediato" perchè la "posta in gioco" è alta.
L’atteggiamento della magistratura “dimostra qual è la vera casta”, dichiara Maurizio Lupi, PdL, che condanna la “polemica strumentale di chi vuole difendere i privilegi acquisiti di una corporazione che vorrebbe fare quel che vuole, anche sbagliare, senza pagare i danni. E poco importa che quegli errori giudiziari distruggano la vita delle persone”.
Per Fabrizio Cicchitto, capogruppo PdL alla Camera, la polemica dei magistrati è “inaccettabile”. Quello in Aula è stato un voto “che ha espresso una esigenza del Parlamento, rispetto alla quale c’e’ una polemica assolutamente inaccettabile da parte dell’Anm, che evidentemente reputa di essere il Parlamento di ultima istanza e non lo è”, aggiunge, sottolineando che “il voto è stato trasversale, non contro il governo, ma sul tema”.
Non ci sta Pierluigi Bersani, secondo cui è “irresponsabile chi ha detto sì all’emendamento della Lega”. “Chi ha votato per la norma sulla responsabilità civile dei giudici ha sottovalutato la situazione: noi stiamo mettendo al primo posto l’Italia, che ha problemi seri: chi destabilizza questo percorso si prende una responsabilità seria”, ha osservato il leader del Pd.
LA VOCE DEI GIUDICI Intanto anche i magistrati fanno sentire la propria voce. Giancarlo Caselli, procuratore capo di Torino, le pensa così: "L’assalto alla giustizia iniziato nel ’94 non è finito. Oggi la Camera ha approvato una norma che introduce, se il Senato lo vorrà, la responsabilità dei giudici. E i vari giornali on line segnalano scene di tripudio, da parte di molti parlamentari di diverso colore politico. E’ un fatto molto pericoloso, per l’indipendenza della magistratura”. Per Caselli esiste il serio rischio “che la magistratura diventi un corpo di burocrati. E’ la fine della legge uguale per tutti. Ancora una volta meno giustizia nei confronti di chi ha i mezzi".
E’ secco il commento di Luca Palamara, presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati: “Un ennesimo tentativo di vendetta contro la magistratura”.
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