Il numero delle vittime legato al crollo del tetto di un nightclub a Santo Domingo è salito a 184, mentre decine di persone sono radunate all’esterno dell’istituto forense della Repubblica Dominicana per avere notizie dei loro cari ancora dispersi, a ormai più di un giorno dal disastro.
Juan Manuel Méndez, direttore del locale Centro per le Operazioni di Emergenza, ha dichiarato nella tarda serata di mercoledì 9 marzo che le squadre presenti sul luogo del disastro erano ancora alla ricerca di vittime e potenziali sopravvissuti.
Messaggi di dolore e di cordoglio arrivano da tutto il mondo, dopo la tragedia avvenuta nella discoteca Jet Set di Santo Domingo. Anche Papa Francesco si fa sentire.
Il Santo Padre si dice addolorato per la notizia del “tragico crollo”. In un telegramma a firma del cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, indirizzato a nome del Papa a monsignor Francisco Ozoria Acosta, arcivescovo di Santo Domingo, Francesco “offre le sue preghiere per il riposo eterno dei defunti”, ai cui familiari invia “le sue più sentite condoglianze” ed “espressioni di consolazione”.
Il Pontefice augura “pronta guarigione ai feriti”, circa 250 secondo le stime, e incoraggia gli sforzi di aiuto e di accompagnamento che proseguono in queste ore. Su tutti Papa Francesco invoca l’intercessione della Beata Vergine Maria, consolazione degli afflitti, quale “segno di speranza”.
Anche la Conferenza Episcopale domenicana (Ced) ha espresso la sua solidarieta’ e si e’ unita alla preghiera per i defunti. In una dichiarazione diffusa tramite i canali social, i vescovi chiedono a Dio di portare conforto alle famiglie delle vittime e pregano per la pronta guarigione dei feriti. Al contempo esortano le autorita’ e il personale sanitario a continuare a fornire le cure necessarie alle vittime e invitano la popolazione a unirsi agli sforzi per il soccorso, dando la precedenza alle ambulanze, donando il sangue, condividendo solo le informazioni ufficiali e pregando per le persone colpite.
Il segretario generale dell’Episcopato domenicano, monsignor Faustino Burgos, ha presieduto una Messa per le vittime: ”Offriamo questa Eucaristia per il riposo eterno di tutti coloro che sono defunti, affinche’ il Signore accolga le loro anime; anche per le loro famiglie, affinche’ il Signore dia loro forza; per i feriti, affinche’ possano guarire, e per le nostre autorità”, ha detto durante la celebrazione.
Il presidente della Repubblica Dominicana, Luis Abinader, ha dichiarato il lutto nazionale per i giorni 8, 9 e 10 aprile.