Dopo sette rinvii il giudice del tribunale dominicano di Higuey ha rinviato a giudizio Antonio Lantigua, considerato l’autore materiale dell’omicidio di Claudia Lepore, la 59enne di Carpi (Modena) uccisa e chiusa in un frigorifero nella sua abitazione a Santo Domingo. Il corpo venne ritrovato il 21 gennaio dell’anno scorso.
Prosciolti, invece, i due italiani, amici della donna, che inizialmente erano stati considerati i mandanti del delitto, ovvero Jacopo Capasso, originario di Quarrata (Pistoia) e Ilaria Benati, carpigiana.
“Purtroppo la distanza ci impone limiti operativi di non poco momento – spiegano gli avvocati Enrico Aimi e Giulia Giusti, che rappresentano i parenti della vittima – e ci induce ad avere fiducia nell’operato della magistratura locale e dei nostri corrispondenti. Se da un lato siamo soddisfatti per il rinvio a giudizio dell’imputato principale, dall’altro ci riserviamo di analizzare con assoluta meticolosita’ e altrettanta freddezza le motivazioni della sentenza che ha portato al proscioglimento dei due connazionali”.
Capasso e Benati erano stati inizialmente considerati i mandanti del delitto sulla base delle dichiarazioni della compagna del presunto autore materiale che aveva riferito come i due avessero offerto al sicario una somma di denaro e una proprieta’ immobiliare per uccidere Claudia Lepore.