Massimiliano Scerra, coordinatore nazionale del MAIE in Repubblica Dominicana e Responsabile Commissione Salute e Benessere MAIE Centro America e Caraibi, ha firmato l’accordo con Hemocentro Nacional per la banca del sangue per gli italiani della RD.
Con il documento firmato da Massimiliano Scerra e il Dr. Pedro Sing, Direttore del Hemocentro Nacional, nasce ufficialmente il Club di Donatori Italiani.
Più di qualcuno – si legge sul sito di Azzurro Caribe, periodico degli italiani di Centro America e Caraibi – si era mostrato scettico, quando il coordinatore MAIE RD aveva annunciato l’intenzione di creare, appunto, un club di donatori italiani. Invece, rimboccandosi le maniche, ha realizzato il progetto – iniziativa fortemente sostenuta da Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE – dando così, con i fatti, la migliore risposta a chi aveva sollevato qualche dubbio e ai soliti haters nullafacenti.
SFOGLIA ONLINE L’ULTIMO NUMERO DI AZZURRO CARIBE, CLICCA QUI
Quella del Club di Donatori Italiani è “una iniziativa, senza dubbio molto nobile, che favorisce e promuove l’unione e la solidarietà della nostra comunità”, si legge in una nota del MAIE RD. “Adesso non resta che donare in tanti, proprio come ha fatto il nostro Coordinatore MAIE RD il giorno della firma dell’accordo. Donare è un atto d’amore e solidarietà! Uniamoci e doniamo”.
Sinceri complimenti da parte di Azzurro Caribe a Massimiliano Scerra, che è anche Presidente della Commissione Salute, Medicina e Previdenza Sociale del Com.It.Es. Santo Domingo. Con la sua determinazione è riuscito a portare a casa un ottimo risultato, a vantaggio di tutti gli italiani residenti nel Paese caraibico.
Donare sangue è davvero importantissimo. Sergio Mattarella, presidente della Repubblica Italiana, in un recente messaggio inviato a Gianpietro Briola, Presidente Nazionale dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue – AVIS, ha dichiarato: “Mossi da generosità disinteressata, i donatori, ogni anno, contribuiscono a salvare centinaia di migliaia di vite”. E ancora: “Il gesto di ogni singolo donatore concorre alla costruzione di una comunità coesa e generosa, improntata a un modello di solidarietà, costituzionalmente riconosciuto e impresso nell’identità di ciascun italiano”. Condividiamo le parole del capo dello Stato e anzi le sottoscriviamo cento volte.