Ci sono volute esattamente tre settimane e quattro giorni. E c’è stata di mezzo la settimana di Ferragosto. Un fulmine. A dimostrazione che quando si vuole si può. Che con un po’ di buona volontà si vince anche la burocrazia più ottusa e abulica.
Stiamo parlando dell’avventura all’Ambasciata italiana di Santo Domingo per il conseguimento della nuova carta di identità elettronica, la famosa Cie. E adesso vi raccontiamo il finale glorioso.
La magia è esplosa in tutto il suo splendore alle 12,03 di lunedì 12 agosto. Il Pad si accende e segnala una mail in arrivo: l’Ambasciata italiana. Oggetto, convocazione ritiro Cie.
“Gentile signora, le comunichiamo che può ritirare la sua carta d’identità elettronica presentandosi presso il nostro Ufficio tutti i venerdì dalle ore 09 alle ore 12,00. Per l’accesso, stampare la presente mail e presentarla alla reception. Cordiali saluti, G.L. Ufficio Aire”.
Faclle, rapido, naturale. Allora è vero: il vento soffia ancora, come diceva Pierangelo Bertoli, che aggiungeva con una punta di polemica politica “i fiori li bacia e non li coglie”.
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L’impulso immediato è di zompare sulla jeep e partire a manetta per la Capitale. Ma sono duecento chilometri e ci sta passando sopra Ernesto, il quinto uragano della stagione. Non promette di essere troppo cattivo e per il momento sta andando a far danno a Portorico, ma la traiettoria può sempre cambiare in qualunque momento.
Bisogna temporeggiare. Intanto rileggi, con un po’ di incredulità e quasi un senso di devota riconoscenza, la mail che sta cambiando un bel po’ di cose in termini di qualità nella tua vita. Così dovrebbero essere sempre i rapporti con le istituzioni: un’onda che si frange tranquilla sulla sabbia, nel rispetto reciproco e nella mutua collaborazione.
Da non crederci. Oltre due anni di tentativi inutili in tutti gli uffici di Milano, file tormentose, rifiuti, porte che ti si chiudevano in faccia, risposte ironiche, richieste assurde e contradditorie. Poi è bastato un po’ di buon senso, spirito di iniziativa, buona volontà. E la Cie è arrivata. Un bel cartoncino plastificato e magnetizzato, dai colori vivaci, che racchiude al suo interno tutti i segreti le informazioni e le caratteristiche che definiscono te, soltanto te e nessun altro sul Pianeta. La tua identità fino all’ultimo pelo.
Grazie a lui (o meglio, a lei) da questo momento porte aperte con le istituzioni, gli uffici, le burocrazie della Galassia istituzionale: Inps, Agenzia delle Entrate, Comune di appartenenza e chi più ne ha più ne metta. Potrai finalmente interagire da remoto, smettendo di traversare l’oceano in faticosi e costosi viaggi dedicati al controllo e alla sistemazione delle tue scartoffie.
Alleluya. Sembra un sogno. invece è realtà.
L’operazione di ritiro ha richiesto tre minuti e mezzo, compresa qualche firma di ricevuta e il sorriso di Erica a titolo di despedida, l’amichevole rituale di commiato dominicano.
Per chi ne avesse bisogno, ricordiamo le coordinate complete che apriranno le porte della vostra Ambasciata: Servizi Consolari FastIT per il Portale informativo, l’iscrizione all’AIRE, variazioni di residenza, richiesta del codice fiscale (l’ultima novità); e Prenotami.esteri.it per richiedere direttamente l’appuntamento. Trovate tutto sul sito ufficiale dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo.