In Repubblica Dominicana si e’ svolta una manifestazione nazionalista contro “imposizioni internazionali” su Haiti e in particolare sulla gestione dei migranti provenienti dall’isola. Lo riporta il quotidiano locale “Diario libre”.
La manifestazione, guidata dall’organizzazione nazionalista “Antico ordine dominicano”, ha riunito nella capitale, Santo Domingo, decine di cittadini che hanno affermato di difendere la “sovranità nazionale” e di non volere cittadini haitiani nel proprio territorio.
Una parte dell’evento si e’ svolta nei pressi del ministero della Difesa, luogo simbolico dove i manifestanti hanno difeso il ruolo delle forze armate nel reprimere l’immigrazione illegale e hanno esortato a sostenere il ruolo dell’esercito.
“Oggi piu’ che mai dobbiamo sostenere l’esercito,in prima linea per difendere il nostro Paese”, ha dichiarato il presidente di “Antico ordine dominicano”, Angelo Vasquez, invitando i giovani ad aderire alle forze armate.
L’evento ha espresso anche la contrarieta’ dei presenti alle “pressioni” degli Stati Uniti sul governo dominicano in tema migratorio. Per i prossimi giorni sono state convocate manifestazioni anche in altre localita’, come quella settentrionale di Mao e quella orientale di Samana’. (
La posizione ufficiale del governo dominicano su Haiti privilegia la stabilita’ del Paese e non include misure di accoglienza ai rifugiati haitiani, come hanno ricordato piu’ volte esponenti dell’esecutivo.
Il Paese “ha mantenuto la propria solidarieta’ ad Haiti nonostante il sacrificio che questo implica, ma non puo’ intraprendere misure contro la propria stabilita’ e sicurezza”, ha detto il ministro degli Esteri, Roberto Alvarez, nel suo intervento all’ultima riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite su Haiti.
Alvarez ha anche chiesto, a nome del governo dominicano, di incrementare le sanzioni per “i facilitatori della violenza” e un maggior rigore sull’embargo di armi, segnalando che mentre la Repubblica Dominicana non e’ un Paese costruttore ne’ esportatore di armi, le nazioni responsabili devono intraprendere misure efficaci per fermare il traffico illegale di munizioni ad Haiti.
Alvarez ha escluso la possibilita’ di accogliere cittadini haitiani e di aprire campi di accoglienza per i profughi, segnalando che proseguiranno le deportazioni.