Olindo D’Agostino, numero due dell’Ambasciata d’Italia a Santo Domingo, capo della sezione consolare, è nato a Reggio Calabria. Laureato in Scienze Politiche all’Università di Messina, opera nell’Ambasciata italiana nella Repubblica Dominicana dal novembre del 2011. ItaliaChiamaItalia lo ha incontrato nel suo ufficio, all’interno della struttura diplomatica, a due passi dal Palazzo della Presidenza della Repubblica Dominicana.
D’Agostino ha lavorato cinque anni a Bogotà e altri cinque a Quito, dunque conosceva già le problematiche dell’America Latina; certo, spiega a colloquio con ItaliaChiamaItalia, “Santo Domingo fa parte di quell’area geografica caraibica che non conoscevo bene prima di venire qui, perché ho avuto esperienze in Sud America. Mi sono trovato subito bene, ho ritrovato lo spirito dei latini e mi sono subito costruito un buon rapporto con la popolazione locale, ma anche con gli italiani residenti, con la comunità, con il Comites, con cui abbiamo subito organizzato eventi e manifestazioni, fra cui la giornata dell’Emigrante Italiano nella Repubblica Dominicana. La celebrazione si ripete ogni anno, con il presidente del Comites, Ermanno Filosa, e speriamo di approfondire questa collaborazione”.
Nella Repubblica Dominicana risiedono migliaia di italiani, ma la comunità non è ancora così compatta. Secondo il dott. D’Agostino una ragione c’è: “La mancanza di compattezza della comunità italiana nella Repubblica Dominicana dipende secondo me dal fatto che la comunità sia molto variegata. Dobbiamo distinguere fra vecchia e nuova emigrazione. Gli italiani giunti tempo fa sono ormai integrati nella economia, nella società, nella politica dominicana. Quella nuova è diversificata: è fatta di piccoli imprenditori, di gente che è venuta qui come turista e poi ha deciso di restare e inserirsi nel mondo degli affari, ma anche di qualche avventuriero che pensa di trovare facili guadagni e poi si mette nei guai. L’ufficio consolare si occupa anche di dare consigli e indicazioni ai connazionali che desiderano investire. Non dobbiamo sottovalutare i pensionati, che sono moltissimi: trovano spesso conveniente anche dal punto di vista economico trasferirsi nella Repubblica Dominicana”.
CONSOLE ONORARIO A LAS TERRENAS Abbiamo approfittato per trasmettere al capo della sezione consolare dell’Ambasciata d’Italia, la richiesta di un gruppo di connazionali residenti nella provincia di Samanà – Las Terrenas, al Nord dell’isola, che vorrebbero poter contare con un console onorario presente nella propria zona: “Certamente, si può fare”, ci dice subito D’Agostino. “Noi abbiamo nella Repubblica Dominicana un numero di consolati onorari superiore alla media rispetto agli italiani residenti, proprio perché le strutture turistiche – oltre agli italiani residenti – sono numerose. Consoli onorario sono presenti a La Romana, Santiago, Puerto Plata e Punta Cana, oltre a corrispondenti consolari a Peternales e nella zona di Montecristi. Per quanto riguarda Las Terrenas, il suo territorio dipende da Puerto Plata. Fra Las Terrenas e Puerto Plata non ci sono grandi vie di comunicazione, dunque spesso conviene da Las Terrenas venire direttamente in ambasciata. Questo non esclude che su richiesta dei residenti si possa istituire la figura di un console onorario. Che però ricordiamoci, non ha tutti i poteri dell’ambasciata: si tratta più di una figura che dia consigli, indicazioni, consulenze, ma non in grado di fornire servizi, come ad esempio rilasciare il passaporto. Prendo l’impegno: davanti a una eventuale richiesta, ci muoveremo. La nomina viene fatta dal presidente della Repubblica su richiesta dell’ambasciata, deve essere una richiesta motivata: se c’è un numero di italiani che richiedono assistenza di questo tipo l’ambasciata si fa interprete presso il MAE affinchè la Presidenza della Repubblica possa nominare un console onorario”.
POLIZZE SANITARIE COLLETTIVE PER PENSIONATI “Polizze assicurative per i pensionati residenti: all’estero si creano spesso polizze sanitarie collettive, per fare questo occorre che ci sia un congruo numero di persone che si associno e facciano una richiesta all’ambasciata anche attraverso il Comites, una polizza collettiva appunto. Basterebbero almeno un centinaio di connazionali interessati”.
L’APPELLO Per concludere, un appello affinchè gli italiani residenti nella Repubblica Dominicana possano sentirsi più uniti: “La struttura principale di riferimento è il Comites, struttura elettiva, istituzione vera e propria dello Stato italiano, attraverso cui si convogliano le esigenze dei cittadini, per cercare di unire la collettività. Poi ci sono altre istituzioni, come la Casa d’Italia, che convoglia dal punto di vista culturale e associativo molti italiani. Ma tutto questo dipende anche dalla volontà dei singoli cittadini di contribuire alla crescita e all’aggregazione della comunità italiana. Le elezioni politiche del 24 febbraio sono ad esempio una grande occasione di partecipazione alla politica italiana e dovranno essere un segnale di aggregazione”.
ALCUNI DATI SULLA CIRCOSCRIZIONE CONSOLARE DI SANTO DOMINGO Secondo le informazioni fornite dal dott. D’Agostino a ItaliaChiamaItalia, gli italiani iscritti all’Aire nella circoscrizione consolare della Repubblica Dominicana sono poco più di 7mila. Di questi, per la Camera hanno diritto al voto quasi 4mila italiani, per la precisione – ad oggi, visto che le liste sono in continuo aggiornamento – 3985; per il Senato, sono 3460. La stragrande maggioranza degli elettori è residente nella Repubblica Dominicana. Importante far sapere che in Giamaica non è stato possibile raggiungere un’intesa per ciò che riguarda il voto per corrispondenza: dunque, i connazionali ivi residenti dovranno tornare in Italia per votare, eventualmente. Per loro è previsto uno sconto del 75% sulla tariffa aerea.
Twitter @rickyfilosa
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