Torniamo a parlare ancora una volta di Clerén, il nome della sostanza letale che sta letteralmente uccidente decine di persone nella Repubblica Dominicana. Sono circa un centinaio, infatti, le ultime morti per consumo di bevande alcoliche adulterate con metanolo registrate nel Paese dei Caraibi, 262 le intossicazioni.
Le intossicazioni da bevande alcoliche adulterate con metanolo, causa di morte di oltre 300 persone tra il 2020 e finora nel 2021, hanno portato all’arresto di oltre 77 persone, di cui a 56 sono state imposte misure di coercizione. Sono state chiuse 40 attività perché con traffici illegali
La bevanda è stata assunta dalle vittime perché considerata un rimedio efficace per guarire dal Covid. Nello specifico, si tratta di un distillato di canna molto economico, simile al rum, ma di bassa qualità. La sua produzione è artigianale e clandestina, poiché il governo l’ha dichiarata non adatta al consumo umano. La stampa locale sostiene che il suo utilizzo sia cresciuto durante la quarantena. In realtà, da prima del virus l’abitudine di consumare Clerèn era già diffusa presso il popolo dominicano. La bevanda contiene almeno il 50% di metanolo.
«È fatale», ha avvertito il ministro della Sanità Rafael Sánchez Cárdenas. «Interverremo negli stabilimenti che stanno vendendo in maniera irregolare, illegittima, e direi criminale» questa sostanza, ha detto l’esponente del governo dominicano.
Anche il altre bevande è stato trovato il metanolo. Tra queste, un rum di marca Kapicúa, che veniva venduto nelle città settentrionali della RD, così come un mojito alla frutta venduto per le strade di Haina.