Bavaro, Repubblica Dominicana – Amparo significa protezione e nella Repubblica Dominicana e’ un procedimento giuridico di garanzia informale che tutela i diritti fondamentali del cittadino anche contro lo stesso Stato. “In pratica” dice l’avvocato Daniel Guerra, docente di diritto pubblico alla Uce, Universidad Central del Este, “l’amparo e’ in giurisprudenza quello che il Pronto Soccorso è in medicina”.
Diverso dalle altre leggi, è semplice, rapido, privo di formalità e di burocrazia. Vale per tutti, dominicani e stranieri, ricchi e poveri, giovani e vecchi, laureati e analfabeti, bianchi o neri o giù di lì.
In sostanza, chiunque si ritenga vittima di un abuso, un illecito o una violazione dei diritti umani fondamentali, puo’ ricorrervi liberamente con la certezza di una giustizia rapida, equa, giusta. Può essere utilizzato anche in forma collettiva, a protezione dei diritti di una intera comunita’ su grandi temi, tipo quelli ambientali, ecologici, energetici.
Qualcuno dei diritti in questione: liberta’, intimita’, privacy, salute, proprieta’ privata e tutti i diritti legati al domicilio come il sole, la luce, l’aria, la ventilazione, l’acqua.
Diciamo subito che non e’ un semplice accorgimento legislativo, ma una vera legge riconosciuta e appoggiata dalla Costituzione dominicana con l’articolo 72. E nella sua semplicita’ possiede una forza straordinaria.
“Ricorso di Amparo” recita il legislatore “e’ l’istituto di protezione dei diritti umani fondamentali introdotto in America Latina con la Costituzione dello Yucatan nel 1857 su ispirazione della antica giurisprudenza inglese. Successivamente ripreso dalla Costituzione spagnola del 1931 e riconfermato poi da quella del 1978, affida alla Corte Suprema la tutela dei diritti costituzionalmente garantiti su ricorso di qualunque persona fisica o giuridica”.
La differenza rispetto al giudizio convenzionale e’ notevole. Amparo non prevede cause lunghe e costose, udienze, testimoni, avvocati d’ufficio o privati. E’ gratuito, possiede “liberta’ probatoria” (accetta qualunque tipo di prova) prevede poche formalita’ e da’ la certezza di essere ascoltati.
Non serve neanche un avvocato. Il cittadino stesso puo’ rivolgersi al giudice competente, che e’ un magistrato espressamente deputato con sede al Tribunale di Prima istanza.
Il giudice e’ tenuto per legge ad accogliere la richiesta, non può rifiutarla in nessun caso e deve dare una risposta il giorno stesso.
“Questo appiglio giuridico ha una storia lunga” – spiega ancora l’avvocato Guerra, che ha anche uno studio in Bavaro e si dedica spesso al sociale.
“Si ispira a una legge dell’Ottocento inglese sulla liberta’ della persona, che stabilisce: tutti i cittadini hanno diritto a un ricorso semplice e rapido, anche quando la violazione sia commessa dalla autorità pubblica”.
Sorpresa. “Pur trattandosi di un intervento gratuito” fa sapere Jose’ Coronado, giovane avvocato del Veron e ugualmente appassionato ai temi sociali, “l’Amparo viene usato con criterio, con una certa maturita’, e non per qualunque stupidaggine”.
Ma grazie alla quantità di abusi che coinvolge, il numero di ricorrenti e’ comunque molto alto, forse la formula piu’ gettonata. Il pubblico ministero Jorge Luis Amador Castillo, “fiscal” incaricato per la zona di Bavaro e Punta Cana, a conferma: “Comprende una gran quantita’ di violazioni di genere diverso e quindi e’ forse il ricorso col piu’ alto numero di casi ogni anno. Sicuramente il piu’ utilizzato. Gli argomenti piu dibattuti sono: diritto legato alla proprieta’, protezione del domicilio e problemi riguardanti la casa in generale, danni imminenti (cioe’ che si profilano all’orizzonte ma non sono ancora intervenuti), azioni di protezione preventiva”.
Una lunga lista. Con un alto grado di successi. “Gli esiti positivi a beneficio del ricorrente (cioe’ la parte lesa)” conclude il magistrato “si aggirano intorno all’ottanta per cento”.
Un caso tra i piu’ clamorosi: quello di un giudice della Corte Suprema che, rimosso ingiustamente, e’ ricorso all’Amparo ed e’ stato reintegrato in pochi giorni. Amparo e’ inoppugnabile e non soggetto a successivi gradi di giudizio, ma in caso di esito negativo per la vittima, può essere presentato di nuovo, passando per il tribunale costituzionale.
E se poi a qualcuno di noi europei sembrasse una cosa da niente, sappia che l’Amparo può fermare un’impresa internazionale che sta costruendo un grattacielo di lusso per proteggere l’orticello del contadino confinante che, se privato del sole, vedrebbe morire le cipolle, unica sua fonte di sostentamento. Paragone forse un po’ esasperato, ma che rende bene l’idea. Per noi italiani, abituati alle cause ventennali e alla decorrenza dei termini che segano processi e diritti, sembra lunare.