Il musicista dominicano Johnny Ventura, il re del merengue, leggendario rinnovatore del suono e della danza caraibica, è morto per un infarto all’età di 81 anni. Il cantante ha avuto un malore mentre pranzava nella città settentrionale di Santiago de los Caballeros nella Repubblica Dominicana: è stato trasportato in ospedale ed è deceduto poco dopo.
Luis Abinader, presidente della Repubblica Dominicana, ha dichiarato tre giorni di lutto per la scomparsa della gloria nazionale. Ventura, la cui carriera è durata sei decenni, raggiunse la fama dopo aver formato un’orchestra di merengue e salsa chiamata “Combo Show”, considerata uno dei gruppi più significativi nella storia musicale della nazione caraibica.
L’artista ha inciso più di 100 album ed è stato premiato con sei Latin Grammy. Nato come Juan de Dios Ventura Soriano l’8 marzo 1940, era conosciuto come Johnny Ventura e soprannominato ‘El Caballo Mayor’.
La sua voce roca e il ritmo afro-caraibico molto ballabile della sua musica sono diventati popolari in tutta l’America Latina. A partire dagli anni ’60 Ventura ha interpretato una serie di successi che sono diventati dei classici (“Patacon Pisao”, “Pitaste”, “Merenguero Hasta La Tumbadora”) e che hanno trasformato il merengue da musica folk a internazionale. Ventura ha ulteriormente modernizzato il merengue aggiungendo complessi arrangiamenti di fiati e anche elementi di rock and roll. Ventura infine ha avuto anche una carriera politica: è stato vicesindaco di Santo Domingo dal 1994 al 1998 e sindaco dal 1998 al 2002.