Non se ne può più di questo governo Renzi che prima dice una cosa e poi si rimangia tutto, cambiando idea secondo quello che fa più comodo a lui o ai poteri forti che lo sostengono. Ormai l’Italia è diventata una marionetta nelle mani di gente che non ci mette la faccia e specula sul popolo, e sullo scenario internazionale non veniamo più ascoltati da nessuno: contiamo come il due di coppe, quando la briscola è a denari.
La Riforma Costituzionale partorita da Renzi, insieme alla figlia del banchiere Boschi e all’ex comunista Napolitano, è un pastrocchio che non semplifica il funzionamento della macchina dello Stato, bensì ne riduce addirittura la sovranità popolare. E questo non lo dice solo l’opposizione, ma anche una buona parte della sinistra… tutti a parte il PD! È una riforma che non serve proprio a niente e mette a rischio quel poco di buono che ci è rimasto.
La data del referendum non è stata ancora fissata e questo la dice lunga sull’opportunismo dell’attuale governo; il prossimo 4 ottobre la Consulta deciderà se approvare o bocciare "l’Italicum", la nuova legge elettorale, in particolar modo su alcuni punti come l’incostituzionalità del premio di maggioranza o la mancanza di una soglia minima per il ballottaggio.
Siamo nel caos totale, non si capisce cosa succederà o come si andrà avanti in Italia; la disoccupazione e le tasse non stanno diminuendo, i giovani e intere famiglie sono costretti ad andare all’estero, mentre gli immigrati ci stanno invadendo, ma il governo Renzi parla di segnali positivi. Il premier si sta dimostrando solo un raccontaballe ed è inviso a molti esponenti della sua stessa maggioranza, che purtroppo alla fine non hanno il coraggio di mandarlo a casa, perché perderebbero la poltrona di parlamentare. Ed è proprio grazie a questo dettaglio che Renzi continua a restare in sella al suo governo, insieme ai suoi amici che ha piazzato nei posti nevralgici della macchina amministrativa dello Stato. Non per ultimo alla Rai, dove ha completato il puzzle dei suoi uomini, in modo che non lo si potrà criticare in nessun modo.
Mi sembra quasi di vivere a Cuba, dove i Castro, a parte la riapertura dell’Ambasciata Americana all’Avana, non hanno cambiato niente, continuando ad arrestare e imprigionare i dissidenti. Forse tra poco sarà così anche in Italia, in quanto Renzi, grazie ai nuovi responsabili dei Tg, ha fatto rimuovere i giornalisti scomodi, ma in futuro, chi lo sa?, potrebbe anche condannare chi si permettesse di criticare il suo operato di "vendifrottole".
Con il nuovo sistema elettorale dell’Italicum chi vince ottiene il premio di maggioranza con cui può governare senza intoppi per cinque anni e cambiare tutte le leggi che desidera. Il premier diventerebbe quasi una specie di dittatore. Infatti il nuovo Parlamento sarebbe formato da soggetti per 2/3 non eletti dal popolo, bensì nominati dai partiti con i capolista bloccati. Quindi l’Italicum alla fine non è tanto diverso dal precedente sistema elettorale il "Porcellum", dichiarato tra l’altro incostituzionale. E quindi si è perso tempo, per non cambiare nulla.
Inoltre i tanti pubblicizzati risparmi con il nuovo Senato non retribuito, formato da consiglieri regionali e sindaci, sono ridicoli. In pratica si aggirano su scarsi 50 milioni di euro, ma poi comunque questi nuovi senatori hanno diritto a un rimborso spesa per recarsi a Roma e bisogna infine continuare a pagare il fitto di Palazzo Madama, con tutti i suoi dipendenti, dove l’usciere seguirà a percepire circa Euro 10’000 al mese. E allora non prendiamoci in giro! Era meglio lasciare tutto come prima o eliminare, se si voleva veramente risparmiare, del tutto il Senato.
Il bicameralismo in questo modo non viene davvero superato, come dice il governo, bensì reso più confuso creando di sicuro conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra Camera e nuovo Senato.
Perciò, senza parlare di colore politico di appartenenza, considero questa Riforma Costituzionale non idonea a un paese come l’Italia. La Costituzione rappresenta le fondamenta su cui poggia una nazione ed è necessario che alla sua compilazione o alle sue modifiche partecipino tutte le forze politiche e non come è successo nell’attuale Riforma solo le forze di maggioranza. Altrimenti dobbiamo parlare, come ho accennato precedentemente, di riforma alla cubana o alla bulgara. L’Italia merita di più e non l’attuale, pessima Riforma che permetterà solo al furbetto di turno di poter governare in modo assoluto, senza possibilità di essere messo in discussione dall’opposizione.
Allora votiamo NO, NO e di nuovo NO per correggere, modificare e integrare tutti insieme questa Riforma Costituzionale che dovrà rappresentare il nostro futuro e soprattutto migliorare la macchina amministrativa dello Stato italiano.
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