"Non serve a nulla" il reato di immigrazione clandestina. E percio’ "sara’ tolto". Ma solo quando sara’ pronto un pacchetto di norme per "rendere piu’ veloci i processi di espulsione e piu’ dure le pene per chi delinque". Dopo le polemiche, Matteo Renzi precisa la linea del governo sulle leggi per il contrasto all’immigrazione clandestina. Mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ribadisce la necessita’ di una "piu’ stretta cooperazione internazionale" per "governare un fenomeno di portata epocale".
Nella giornata mondiale del migrante il capo dello Stato invia un messaggio alla fondazione Migrantes in cui sollecita "politiche comuni" in grado di andare "oltre l’emergenza" e dare una risposta efficace a una "realta’ drammatica che interroga e ferisce le coscienze". Serve, sottolinea Mattarella, un’azione internazionale "in materia di riconoscimento e ricollocazione dei rifugiati, mirata a contrastare i transiti irregolari".
L’Italia, concorda Paolo Gentiloni, sta facendo la sua parte sul campo e ha svolto lo scorso anno "piu’ della meta’ dei salvataggi nel Mediterraneo centrale". Ma e’ giunto il momento di "dare dimensione europea" ad accoglienza e rimpatri e rivedere norme come quelle del trattato di Dublino sui rifugiati che sono poco conciliabili con la libera circolazione prevista da Schengen ("Tra Dublino e Schengen bisogna scegliere", dice il ministro). Ma mentre continua a richiamare l’Ue alle sue responsabilita’, il governo italiano si muove per aggiornare le norme interne. A partire da quel reato di immigrazione clandestina bocciato all’unanimita’ dalla magistratura. "Prima lo si supera meglio e’ – dice il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini – Oltre a non aver risposto alle attese costituisce a volte un ostacolo alle indagini sul traffico esseri umani". E infatti, ribadisce il ministro della Giustizia Andrea Orlando, l’abolizione del reato "si deve fare". Ma per "evitare strumentalizzazioni si puo’ mettere dentro un pacchetto dove sia chiaro che il meccanismo delle espulsioni e dei rimpatri non si tocca".
Le norme, ancora allo studio, dovrebbero accelerare tra l’altro i rimpatri e i tempi per il riconoscimento dello status di rifugiato. Mentre il ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia il progetto di una cartella sanitaria elettronica per i migranti. Le nuove regole, spiega Renzi in un’intervista a Repubblica tv, non saranno sul tavolo del prossimo Consiglio dei ministri perche’ vanno ben ponderate, soprattutto in un momento in cui "l’opinione pubblica avverte l’insicurezza legata all’immigrazione".
Il pacchetto potrebbe costituire un provvedimento autonomo o essere presentato come emendamento alla riforma del processo penale, che e’ gia’ all’esame del Parlamento. "C’e’ ancora del tempo", afferma il presidente del Consiglio. Ma la Lega, che si fece promotrice del reato di immigrazione clandestina nel governo Berlusconi, e’ gia’ sulle barricate su un tema che promette di surriscaldare anche il dibattito della campagna elettorale per le amministrative. "Cosi’ danno il segnale che si puo’ venire liberamente", afferma l’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni. E Matteo Salvini attacca: "Renzi e’ demenziale. Dice che non serve ma intanto lo tiene altrimenti gli italiani si arrabbiano e cala nei sondaggi".
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