"Dire la verita’ in modo semplice e chiaro, offrire numeri e cifre e’ possibile. Poi ognuno si fa una propria opinione. Ma i numeri sono chiari. Le cifre non mentono". Lo scrive sulla enews Matteo Renzi, annunciando la pubblicazione di trenta slide relative a quanto realizzato dal governo in due anni e mezzo di lavoro.
"Per i primi due anni di Governo, a febbraio scorso, abbiamo lanciato la campagna #ventiquattro. Ventiquattro slide per ventiquattro mesi. Oggi che siamo arrivati a due anni e mezzo facciamo la stessa cosa con l’hashtag #Trenta. Trenta mesi, trenta slide. Come stavamo prima dell’arrivo del nostro governo, come stiamo adesso. I numeri, non le chiacchiere. Ovviamente c’e’ ancora molto da fare: l’Italia deve lavorare sodo, deve lavorare duro. Ma credo sia giusto che ciascuno si faccia un’idea partendo dalla realta’ dei fatti, dalla realta’ dei numeri. Avanti tutta, tutti insieme!", conclude il premier.
Renzi nelle sue slide parte dall’aumento degli occupati: 22,180 mln "Ieri", 22, 765 "Oggi", con la disoccupazione scesa dal 13,1% all’11,4%, e quella giovanile passata dal 43,6% al 39,2%. Sempre sul fronte economico, e’ migliorato il Pil, grazie alle misure prese dall’esecutivo, e nelle slide si legge: -1,9% "Ieri" contro l’1% di "Oggi" e il deficit sceso al 2,4% contro il 3%.
BRUNETTA, 30 SLIDE PER DIRE NIENTE "Trenta slide colorate per dire niente: questa l’ultima trovata di Matteo Renzi per celebrare il trentesimo mese del suo governo. Un confronto non meglio definito fra ‘ieri’ e ‘oggi’, senza dire agli italiani che in due anni e mezzo il nostro paese è scivolato in basso a tutte le classifiche europee, diventando il fanalino di coda dell’eurozona". Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
"Il metodo corretto per valutare l’operato del suo governo, dottor Renzi – aggiunge – sarebbe stato quello di vedere se le performance dell’Italia sono migliorate rispetto ai competitor dell’eurozona e non confrontando, come ha fatto Lei, dati di 30 mesi fa con quelli di oggi. Da studente universitario sarebbe stato bocciato a qualsiasi esame non solo di statistica ma anche di economia domestica".
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