Matteo Renzi a Porta a Porta si dice convinto che la ripresa a fine anno darà numeri positivi. “Secondo i nostri dati avremo un +1% nel 2016”, dichiara il premier nel salotto televisivo di Bruno Vespa, riguardo alla crescita del Pil italiano alla fine dell’anno. “Al momento, nel primo semestre, abbiamo fatto +0.7%. Sono ottimista che in un altro semestre si arrivi al +1%”. E sul tema immigrazione: “Se l’Europa vuole abbassare le spese per l’immigrazione dell’Italia, io ho una idea: aprano anche loro le porte ai migranti e noi abbassiamo subito le spese, non mi offendo per niente. Invece di aprire la bocca, aprano il portafoglio e noi siamo ben felici”.
Rispondendo a una domanda di Vespa sull’inchiesta della procura di Roma a carico del tenente di vascello Catia Pellegrino e di altri ufficiali della Marina coinvolti nelle operazioni di salvataggio dei migranti a bordo di un barcone rimasto alla deriva nel mediterraneo, nel 2013. Renzi spiega: “Questa mattina ho incontrato il capo di Stato Maggiore della Marina perché trasmettesse a quel tenente di vascello e a tutta la struttura della marina i sensi della più alta stima e del più alto affetto del governo italiano nei confronti della nostra marina. Sono orgoglioso delle forze dell’ordine e delle forze armate italiane e segnatamente, nel caso di specie, sono orgoglioso della Marina Militare, della Guardia Costiera e di tutti quelli che si stanno prodigando per salvare vite umane”.
Se sui migranti l’Europa non è disposta a cambiare idea, l’Italia è pronta a mettere il veto sul bilancio europeo, se non riceverà aiuto sul fronte dell’emergenza migranti da parte degli altri Paesi dell’Unione? “Assolutamente sì”, afferma Renzi, che continua: “Il governo Monti ha deciso la divisione del bilancio in sede Europea. La sintesi è che noi diamo 20 miliardi all’Europa e l’Europa ce ne restituisce 12. Se l’Ungheria, la Repubblica Ceca o la Slovacchia ci fanno la morale sui nostri migranti e non ci danno mai una mano e poi vogliono anche i nostri soldi, quando inizierà la discussione sul bilancio, nel 2017, l’Italia intera dirà che questo meccanismo è finito”.
Ancora, sullo stesso argomento, il premier ha affermato: “Sono pronto a dire che i soldi li mettiamo se anche gli altri condividono oneri e onori. I contanti e i bonifici non passano dai muri, se tu tiri su un muro per i migranti i soldi italiani te li scordi”. “L’unione Europea deve intervenire con quello che chiamiamo Migration Compact in Africa”. L’emergenza deve “essere risolta entro la prossima primavera, quando presumibilmente, dopo l’inverno, riprenderanno gli sbarchi. Il 2017 sarà un anno chiave perché si riunirà a Roma l’Unione Europea per i 60 anni del trattato e a maggio, non a caso in Sicilia a Taormina, ci sarà il G7. Abbiamo questa finestra: o blocchiamo l’afflusso entro il marzo 2017 o l’Italia non riuscirà a reggere un altro anno come quello che abbiamo passato”.
“CAMBIERA’ L’ITALUCUM” “Se uno poi vuole la certezza che la legge cambi, credo proprio che cambierà”. Una risposta, questa, a chi, come Bersani, continua a ribadire che se non cambia la legge elettorale voterà No al referendum costituzionale.
Pierluigi Bersani, infatti, in vista dell’appuntamento di sabato prossimo a piazza del Popolo, a Roma, per amplificare la campagna del si’ (dal palco parlera’ Matteo Renzi) fissa le condizioni per un suo improbabile allineamento: C’e’ una possibilita’ che voti si’? gli chiede Lilli Gruber su La7. “C’e’ una possibilita’ se mi rottamano l’Italicum” e’ la risposta secca dell’ex segretario. Che a scanso di equivoci aggiunge: “Io pero’ non sto sereno”. E la commissione sull’Italicum messa in piedi dal Pd? Bersani scuote il capo: “Confesso un certo scetticismo. Posso anche credere ai miracoli ma e’ un anno e mezzo che chiedo di rottamare l’Italicum…”.
MOSSE PROPAGANDISTICHE “Noi siamo disponibili a ridurre lo stipendio dei parlamentari, anche a dimezzarlo, a condizione che non sia un giochetto, una ‘mossa’”. Lo ha detto Matteo Renzi a Porta a Porta parlando della legge del M5s sul taglio degli costi della politica. “Se dimezzano lo stipendio dei parlamentari prendono quanto il presidente del Consiglio, che arriva tranquillamente e fine mese”, ha premesso il premier spiegando: “Loro hanno detto che prendono 2mila, 3mila euro al mese. Poi vai a vedere e scopri che con i rimborsi prendono 10-11-12mila euro, come quelli del Pd. Questi stipendi sono troppo alti, ma se vuoi devi dimezzare tutto, non devi fare una mossa mediatica e poi si scopre che qualcuno ha il 37% di presenze”. Renzi sottolinea: “Ridurre gli stipendi, si’. Ma bisogna legare tutto alle presenze in Aula”.
Quanto al confronto con i tagli sui costi che deriverebbero dall’ok alla riforma costituzionale, “il punto della riforma non è la riduzione dei costi, che pure conta, ma è che si rendono le istituzioni più efficienti. Ma Grillo è in difficoltà per questa cosa, e si è inventata questa mossa”. Ma “se vince il No, quelli che fanno la fila per comprare La Casta non mi vengano a cercare. Io la mia parte l’ho fatta, e voterò Sì”. Poi rivolto a Vespa: “Mi invita con Grillo in trasmissione, così si fa due chiacchiere”.
EQUITALIA “Se tu non paghi” le multe o le tasse nei tempi dovuti “troveremo le modalità perchè sanzioni e interessi siano molto più ragionevoli”. Mentre l’aggio per l’agenzia di riscossione “speriamo di poterlo eliminare del tutto”.
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