Matteo Renzi, senatore, ex-premier, ex-sindaco di Firenze e leader di Italia Viva, ha deciso di riavvicinarsi al centrosinistra. Tuttavia, nel partito ci sono quelli che dicono no. Uno di questi è il deputato Luigi Marattin, il quale si è opposto affermando che la questione si sarebbe dovuta trattare nel partito. Dunque, sembra che Italia Viva si sia spaccata.
Renzi pensa a se stesso. Se Italia Viva corresse da sola ad eventuali elezioni politiche non entrerebbe in Parlamento.
Renzi nel centrodestra non è pensabile, poiché partiti come la Lega e Fratelli d’Italia non vedono di buon occhio l’ex-premier. Un conto è fare accordi locali alle elezioni amministrative, come nel caso di Genova, ma ben altra cosa è fare un accordo a livello nazionale.
Dunque, Renzi non può fare altro che allearsi col centrosinistra. Questo non piace a molti del suo stesso partito. Cosa accadrà? Italia Viva resterà un partito unito o si spaccherà?
Se si verificasse la seconda opzione ci sarebbe la scissione dell’atomo. Potremmo trovarci con due partiti minuti. Oramai, questa politica è diventata personalismo. I partiti sono centrati sulle persone dei loro leader, i quali sono anche fondatori. Le idee non ci sono più. Ci sono solo i leader, i quali fanno ciò che vogliono.