Matteo Renzi, durante un incontro a Latina, sottolinea: “Non lascio il Paese a quelli che ci trattano da rincoglioniti, che ci vogliono far vivere nella paura, che ci vogliono far tornare indietro sui diritti civili e sociali”. Evidente il riferimento ai 5stelle, ma anche alla Lega. “La speranza – prosegue il segretario dem – è il Pd, con tuti i nostri difetti e errori”.
Secondo Renzi “o la politica la facciamo noi, con i volontari e i militanti, o ce la fanno gli altri, quelli che urlano e odiano e che hanno da ridire sempre”. Del resto “il programma del Pd e’ molto concreto. Ha un costo sostenibile: non piu’ delle leggi di Bilancio degli esecutivi di questa legislatura, dunque non piu’ di due punti percentuali di Pil”.
“A quelli che vogliono rovinare il dibattito e mettere tutto in rissa diciamo che noi non ci stiamo”, “penso che un politico debba indicare la visione. Quelli che vogliono tornare indietro sono più rumorosi, non più numerosi. Hanno messo la residenza nei talk show”.
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“Matteo Salvini e’ estremista in tutto, non solo quando strumentalizza questi episodi terribili ai fini della campagna elettorale”, sottolinea Renzi, parlando dei fatti di Macerata. “Quando Salvini dice che vuole uscire dall’euro poi non considera che metterebbe in crisi tutte le aziende italiane; tanto lui prende lo stipendio del Parlamento Europeo”.
Renzi mostra una foto di Salvini del 2001 che parlava nella moschea di Milano ed un video di Berlusconi che alla Tv tunisina assicurava che gli immigrati di quel paese sarebbero stati ben accolti in Italia. “Quanta ipocrisia c’e’ nell’atteggiamento di Salvini e di Berlusconi. Ma noi siamo saggi e diciamo che l’immigrazione e’ una questione complicata per cui bisogna cercare che questi nostri fratelli e sorelle non partano dalle loro terre, ma e’ complicato perche’ dai paesi di partenza non sempre c’e’ collaborazione”.
“Mio padre, quando io andavo a scuola, dava ragione ai professori e non a me” evidenzia Renzi commentando l’aggressione di un genitore ad un vicepreside in una scuola media. “Dobbiamo riuscire a mettere i professori nelle condizioni di lavorare serenamente in favore dei ragazzi”.