Incontro a Berlino tra Matteo Renzi e Angela Merkel. Per affrontare la questione migranti, "la leva deve essere la lotta alle cause. Occorre migliorare la situazione dei profughi in Libano, in Giordania e in Turchia" e "migliorare il pattugliamento dei mari". Lo ha detto la cancelliera tedesca nel corso della conferenza stampa congiunta con il premier italiano. "Sono totalmente d’accordo con Angela", ha ribattuto Renzi, che poi ha aggiunto: “E’ fondamentale per noi spiegare che l’Unione europea ha bisogno di una strategia complessiva non di spot. Di fronte al dramma dell’immigrazione non e’ possibile che la gestione sia su singoli punti. Sono certo che la leadership della Germania, degli altri paesi e dell’Italia abbia questo obiettivo".
"Sono entusiasta della visita di Renzi”, ha detto Merkel. “Ci siamo trovati in un spirito in cui c’e’ piu’ Europa. Abbiamo parlato di come sviluppare il rapporto di cooperazione, che e’ gia’ buona, ma vogliamo darle piu’ slancio. L’anno prossimo la Germania avra’ la presidenza del semestre europeo e l’Italia del G7. Abbiamo Parlato di occupazione. Renzi ha un’agenda di riforme molto ambiziosa. Jobs Act sta andando nella giusta direzione". E ancora: "Abbiamo parlato del fatto che dobbiamo fare in modo che lo scambio culturale e d’informazioni, siano più veloci".. "Abbiamo parlato anche di digitalizzazione delle infrastrutture dal punto di vista industriale e di profughi", ha aggiunto. "Dobbiamo concentrarci sulla rotta dei Balcani e combattere l’immigrazione clandestina con i rappresentanti delle organizzazioni che se ne occupano".
Oltre a ritenere che il jobs act stia andando nella giusta direzione, la cancelliera tedesca ha poi voluto augurare al premier che "questa riforma possa avere le migliori ripercussioni per il futuro sia dell’Italia che dell’Europa". Merkel ha inoltre aggiunto che "abbiamo come scopo, quest’anno in Germania, l’anno prossimo in Italia, di portare avanti una conferenza economica che si occupi del tema della digitalizzazione delle infrastrutture dal punto di vista industriale. Ci saranno delle sinergie italo-tedesche che dovranno essere molto sviluppate su questo settore".
Per Renzi "se l’Europa perde Schengen perde se stessa. Dobbiamo fare uno sforzo insieme, su tutto, su rimpatri, diritto d’asilo, nessun Paese deve essere lasciato solo".
Secondo il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, in conferenza stampa a Bruxelles, il primo ministro italiano "è l’uomo che riporterà l’Italia al centro dell’azione europea". "Trovo che il suo modo di esprimere anche i suoi sentimenti e il suo atteggiamento critico siano rinfrescanti per la politica europea", ha aggiunto spiegando che Renzi "porterà l’Italia ad un futuro migliore e al centro dell’azione europea. E questa è l’Italia che io difendo, non l’Italia emarginata, ma un pilastro della costruzione europea".
VENTOTENE Il giorno dopo Berlino, Matteo Renzi approderà a Ventotene, luogo simbolo dell’Europa. Il premier arrivera’ sabato mattina nell’isola pontina dove Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi scrissero il ‘Manifesto per un’Europa libera e unita’ – noto poi come ‘Manifesto di Ventotene’ – e fara’ una visita a Santo Stefano nell’ex carcere dove finirono molti antifascisti e tra questi anche Sandro Pertini. Con Renzi ci saranno anche il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. L’idea, secondo quanto viene riferito, e’ quella di recuperare la struttura del carcere e adibirla a luogo simbolo dell’Europa. Dopo la visita a Santo Stefano, Renzi partecipera’ ad una iniziativa pubblica a Ventotene con Franceschini e Zingaretti.
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