Matteo Renzi è atterrato oggi, mercoledì, in Brasile. Nelle scorse ore il premier si è recato a Salvador de Bahia, dove ha partecipato all’inaugurazione di Casa Italia. "Confesso di provare una certa emozione nell’arrivare a Salvador di Bahia – ha detto il presidente del Consiglio – pensando ai tanti amici della mia città e di tutta Italia che hanno lavorato in questa città brasiliana, soprattutto nel settore della cooperazione internazionale. Penso ai religiosi e ai laici che hanno costruito opere di solidarietà concreta, alle tante adozioni a distanza, alla lotta contro la povertà e lo spreco. Per tutti loro rimbalza nella mia mente il sorriso pieno, incontenibile, di don Renzo Rossi, uomo vero e prete vero che manca ai tanti di noi che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e camminarci insieme. Voglio ringraziare gli italiani che fanno cooperazione internazionale in tutto il mondo: siamo orgogliosi della vostra generosità e della vostra professionalità".
Il premier ha poi continuato: "Al netto dei sentimenti personali c’è un fatto politico che devo sottolineare. Tra le tante iniziative del nostro governo, i media si soffermano sui 600mila posti di lavoro del JobsAct o sulle tasse, sulla riforma costituzionale o sulla buona scuola, sulla pubblica amministrazione o sugli investimenti culturali. Ma la vera grande novità è lo sguardo diverso lanciato sul terzo settore e sul volontariato. I denari in più per la cooperazione internazionale, la legge sull’autismo o sul Dopo di noi, la riforma del terzo settore, e – da ieri – la legge sullo spreco alimentare. Già, perché proprio ieri abbiamo portato a casa la legge presentata dalla deputata Gadda e dal ministro Martina: uno strumento concreto per non buttare più via cibo. Certo, le radici di molti di noi vengono dall’associazionismo e dal volontariato e questo ci segna. Ma il fatto di aver approvato tante leggi in materia significa che questi temi non sono più soltanto questioni etiche, ma sono scelte politiche, profondamente politiche. L’Italia che cambia è anche l’Italia dei volontari, dei cooperatori, dell’associazionismo. Ecco perché oggi a Salvador di Bahia sono felice di ritrovate alcuni amici di antica data. Ma voglio anche e soprattutto rappresentare a livello istituzionale l’Italia che crede nella cultura del dono e della solidarietà".
"L’Italia è grande e bella per la sua cultura, ma anche per le donne e gli uomini che sono impegnati nel volontariato. Siccome siamo in periodo di Olimpiadi, non so qual è la medaglia d’oro che vorranno vincere gli amici brasiliani, sicuramente quella del calcio, però quello che voglio dire – ha concluso – è che c’è una medaglia d’oro che voi volontari e missionari vincete tutti i giorni".
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