Matteo Renzi, senatore del Pd, ai microfoni di ‘Radio anch’io’ su Radio1 Rai parlando di Tav ha detto: “Sulla Tav alla fine hanno deciso di andare avanti, ma lo fanno prendendo quei 6 mesi che consentiranno a Di Maio di andare in campagna elettorale e di fare finta di niente”.
“I soldi per le infrastrutture ci sono. La Campogalliano-Sassuolo, la Agrigento-Caltanissetta: sono tutte opere finanziate. Sono tutte opere – sottolinea l’ex premier – che il nostro governo con il ‘Grande piano per le infrastrutture’ ha sbloccato in termini di capienza economica. Il punto fondamentale e’ che nel governo non c’e’ una visione strategica sul futuro del Paese, ma un’esigenza quotidiana, istantanea, da social network di dover dare una risposta immediata al proprio elettorato e questo significa che se i grillini dicono no alla Tav, l’obiettivo non e’ piu’ la Tav ma trovare una scusa per rinviare la decisione, arrivare alle Europee e dopo fare i conti”.
“In sintesi: questo governo – ha aggiunto Renzi – non cade sul singolo provvedimento, perche’ pur di mantenere la poltrona staranno insieme su tutto. Ma hanno fatto male i conti: devono mettere 40 miliardi da parte e non sanno dove prenderli. Allora faranno le elezioni europee, ma dopo qualcuno dovrà alzare le tasse e a quel punto si spaccheranno”.
Sull’intenzione di Nicola Zingaretti di chiudere la sede nazionale del Nazareno a Roma: “Tutto quel che fa il nuovo segretario del Pd e’ legittimato dalla vittoria alle primarie, non mettero’ mai la mia voce su questioni del partito come fecero con me. Serve una battaglia culturale sul Paese, non nel Pd”.